Covid – Blitz in Regione. Noi non dimentichiamo! Noi non perdoniamo!

Nel giorni di inizio di CURAmi, il festival delle comunità e del mutuo aiuto, blitz sotto la Regione Lombardia per denunciare ancora una volta le responsabilità politiche del disastro e perché nulla deve tornare come prima!


La pandemia ha fatto crollare definitivamente il castello di carte dell’eccellenza sanitaria lombarda.
Gli oltre 16 mila decessi nella sola Lombardia dimostrano chiaramente la criminale e inadeguata gestione dell’emergenza e gli effetti devastanti delle scelte politiche in ambito sanitario degli ultimi 30 anni da parte di CL e Lega.

Queste scelte hanno portato a continui tagli nella sanità pubblica a favore degli ospedali privati, all’aziendalizzazione delle strutture ospedaliere, allo smantellamento della sanità territoriale, all’annullamento del ruolo dei medici di base, all’erogazione di servizi da parte di aziende private e pubbliche in concorrenza tra loro, alla continua sovvenzione dei privati con i soldi pubblici, al taglio di forniture ospedaliere necessarie che ha provocato l’abbandono in prima linea degli operatori e delle operatrici sanitarie senza adeguati dispositivi di protezione.

Mentre la medicina specialistica si moltiplica, concentrandosi sulle prestazioni più remunerative, la medicina territoriale viene sempre più trascurata e durante lo scoppio dell’emergenza Covid19 tutte queste criticità sono esplose sulla pelle delle persone.
In lombardia hanno lasciato sulle spalle degli ospedali pubblici il peso dell’emergenza, portando al collasso i reparti di terapia intensiva già dimezzati negli scorsi anni.
Come ha sottolineato la Federazione Regionale degli Ordini dei medici della Lombardia nella famosa lettera del 6 aprile rivolta a Gallera e Fontana a cui loro hanno risposto dicendo che non era il momento delle polemiche: c’è stata una totale assenza delle attività di igiene pubblica, elemento fondamentale per la tutela e la profilassi delle malattie infettive durante una pandemia.

Il presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo ha addirittura dichiarato che tutto quello che si poteva sbagliare è stato sbagliato.

Gli errori di chi governa questa Regione sono innumerevoli e irreversibili.

Siamo qui oggi perché vogliamo giustizia e perché vogliamo cacciarli!

Vogliamo Giustizia per oltre 16mila persone decedute e per i loro familiari abbandonati dalle istituzioni ormai da 6 mesi.

Vogliamo giustizia per i lavoratori e le lavoratrici della sanità, glorificati durante il lockdown ma nuovamente abbandonati dopo la fine della fase più acuta dell’emergenza.

Vogliamo giustizia perché ogni dichiarazione di de responsabilità e di giustificazione da parte di Fontana e Gallera sono indegne. Dichiarare di dormire sogni tranquilli mentre le persone morivano a centinaia ogni giorno e chiederci di ringraziare gli ospedali privati per aver ospitato pazienti ordinari sono parole indegne.

Vogliamo giustizia perché chi sbaglia deve pagare.

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