Esselunga di Pioltello, i crumiri alla carica!
Giriamo il comunicato del SiCobas (il sindacato di base che rappresenta i lavoratori in lotta)
Sciopero all’Esselunga: l’azienda ricorre allo squadrismo per spezzare la lotta degli operai
- Il secondo giorno di sciopero si conclude con un’aggressione squadrista guidata dal presidente del Consorzio Safra in persona (il sig. Longo, già noto per aver subito una gambizzazione qualche anno fa) e da persone estranee all’attività presso l’Esselunga e uno dei capi-reparto del magazzino salumeria (il sig. Bosso, le cui dimissioni fanno parte della piattaforma di lotta).
- All’azione hanno partecipato una cinquantina di persone, fra cui una quindicina di mazzieri provenienti da altri luoghi di lavoro e reclutati dopo che, all’una di pomeriggio, un’analoga operazione era stata sventata da rapporti numerici chiaramente sfavorevoli al Consorzio.
- Verso le 16,30, invece, il plotone di crumiri con alla testa su un’auto il titolare del consorzio avanza deciso, cordonato e compatto come una squadra d’assalto,verso il presidio e va direttamente allo scontro fisico con gli scioperanti. La situazione degenera in fretta, lo scontro fisico provocato è inevitabile e, alla fine, una ventina di persone varcano i cancelli (è da ricordare che il presidio ha da sempre preferito “filtrare” i crumiri invitandoli a desistere di entrare a lavorare senza esercitare nessun atto di violenza ma di persuasione). Il resto desiste e decide di allontanarsi oppure di discutere con gli scioperanti, confermando le minacce ricevute nel caso non fossero entrati e di non avere in ogni caso intenzione di entrare a lavorare scontrandosi con dei colleghi in lotta.
- Va sottolineata l’olimpica assenza delle forze dell’ordine che però giungono in forza durante l’assemblea conclusiva della giornata e danno il meglio di sè cominciando a perquisire il presidio permanente e i suoi dintorni alla ricerca di….”armi da picchetto”.
- Dopo un mese di mobilitazione permanente, dopo due giorni di sciopero che hanno preso di mira i reparti del “fresco” mostrando la possibilità di colpire profondamente gli interessi economici aziendali, alla vigilia dell’inizio del procedimento per discriminazione nei confronti dei delegati licenziati, i dirigenti Safra perdono la testa e cercano di far leva sui rimasugli di crumiraggio che gli sono rimasti pur di mostrare a Esselunga di avere ancora in pugno la situazione.
- Ma le ragioni degli operai in lotta sono troppo forti per farsi intimidire e arretrare.
- Come abbiamo scritto nell’ultimo volantino: “dicembre sarà un mese caldo. La lotta continuerà fino alla vittoria!”
- Rilanciamo quindi con forza la mobilitazione preparandoci anche noi al periodo natalizio.
Mercoledì 30 novembre
– ore 11,30 via Pace 10: Presidio con Conferenza stampa davanti al tribunale del lavoro per l’inizio del procedimento legale contro Safra
– ore 21, presso il presidio permanente: assemblea pubblica per decidere i passi successivi
SiCobas
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