Nessuna obiezione sul mio corpo! – Azione a Niguarda per lo sciopero dell’8 Marzo

17198763_1472519389427047_1327616346_nAzione all’Ospedale Niguarda di Milano sul tema dell’obiezione di coscienza sull’aborto per lo sciopero dell’8 Marzo. Corteo di NonUnaDiMeno alle 18 da Piazza Duca d’Aosta.

A pochi giorni dallo sciopero dell’8 Marzo la questione dell’aborto e dell’obiezione di coscienza negli ospedali italiani è tornata prepotentemente alla ribalta. Di qualche giorno fa è la notizia che l’ospedale San Camillo di Roma ha assunto due ginecologi non obiettori per riuscire a garantire la corretta applicazione della Legge 194. La legge viene sempre più spesso disapplicata sui territori visto il numero sempre crescente di medici obiettori. In aggiunta a ciò, sempre in questi giorni, è emersa l’amara vicenda di Giulia, una 41enne padovana che è stata respinta da 23 (23!!!) ospedali prima di riuscire a trovare un posto per poter abortire. E’ evidente che in Italia, il tema relativo al rispetto della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza e, più in generale dei diritti delle donne ha ancora molta strada da fare. Per questo oggi, un gruppo di attiviste ha messo in piedi un’azione comunicativa su questa tematica davanti a Niguarda, un  ospedale milanese con un alto tasso di obiettori.

Questo il volantino distribuito:

Nessuna obiezione sul mio corpo!
 
L’aborto è sempre una scelta della donna.
E’ di qualche giorno fa la notizia che l’ospedale San Camillo di Roma ha assunto ginecologi non obiettori con la volontà di rendere concretamente applicata la LEGGE 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza. Subito, dal Vaticano e dalle istituzioni ecclesiastiche si è scatenata un’insensata polemica. Insensata perché la scelta del San Camillo non fa altro che difendere un DIRITTO garantito da una legge dello Stato. Uno Stato, l’Italia, che è LAICO, anche se in Vaticano qualcuno vorrebbe il contrario!
La legge, che è stata difesa da 21 milioni e mezzo di Italiani (il 68% dei votanti) in un referendum viene sempre più spesso disapplicata su tantissimi territori. Questo perché negli ultimi 10 anni il numero degli obiettori di coscienza si è moltiplicato e di conseguenza gli aborti clandestini, pericolosi per la salute di ogni donna! In Lombardia, come nel resto di Italia, il tasso dei medici obbiettori è molto alto provocando di conseguenza una impossibilità ad accedere ad un servizio e a un diritto che dovrebbe essere garantito a tutte. Questo obbliga le donne che vogliono abortire a delle vere e proprie umilianti peripezie, tra movimenti pro vita, ridimensionamento dei consultori e una disinformazione sui propri diritti! La LEGGE 194 che regola l’interruzione volontaria di gravidanza è stata conquistata dopo durissime battaglie sociali e politiche ma noi vogliamo molto di più!
Per questo siamo qui oggi a NIGUARDA, uno degli OSPEDALI PUBBLICI col più alto tasso di obiettori a Milano. Non saranno certo preti e politicanti (maschi il più delle volte) a decidere sul corpo delle donne!
Questo è uno dei MOTIVI per cui SCIOPEREREMO l’8 MARZO! SCIOPERIAMO perché: Sui nostri corpi, sulla nostra salute e sul nostro piacere decidiamo noi! Scioperiamo perché vogliamo l’aborto libero, sicuro e gratuito, l’abolizione dell’obiezione di coscienza negli ospedali, nelle farmacie e nei consultori, il pieno accesso alla Ru486, l’eliminazione della violenza ostetrica e del controllo medico sulla maternità. Scioperiamo per sovvertire le norme di genere che ci opprimono, per avere più autoformazione su contraccezione e prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, per ri-politicizzare i consultori, per aprirli alle esigenze e ai desideri delle donne, delle lesbiche, dei gay, delle persone trans e intersex, indipendentemente dalla condizione economica e fisica, dall’età e dal passaporto.
8 MARZO SCIOPERO MONDIALE DELLE DONNE Se le nostre vite non valgono, noi scioperiamo! Corteo serale ore 18 // concentramento grattacielo Pirelli-piazza Duca d’Aosta // fine corteo Porta Venezia

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