Sgombero dell’Ex-Cuem e cariche della Polizia in Università
La libreria Ex-Cuem esiste da diverso tempo in Università Statale. Uno spazio occupato, lasciato vuoto per tanto tempo e tornato a vivere grazie all’impegno di diversi gruppi di studenti universitari che l’hanno riaperto e reso vivo.
L’Ex-Cuem è già stata sgomberata a più riprese e ogni volta il progetto ha ripreso vita nuovamente, a testimonianza di una forza e di un radicamento che evidentemente nessuno può derubricare come marginali.
Nel corso del fine settimana nuovamente questo spazio è stato chiuso, ma non solo: ogni struttura presente all’interno è stata divelta, smantellata, distrutta. Lo spazio che era usato e vivo grazie ai collettivi che l’occupavano è stato reso inagibile e vuoto dal Rettore.
Ma all’idiozia non c’è fine: alle proteste di questa mattina promosse dagli occupanti dell’Ex-Cuem il Rettore ha risposto chiamando la Celere e promuovendone l’ingresso dentro la sede universitaria di via Festa del Perdono. La Polizia ha caricato selvaggiamente chiunque si trovasse sul suo passaggio, come un esercito invasore che intende semplicemente radere al suolo ciò che ha davanti.
Le cariche sono state ripetute e particolarmente violente. Sono scene che non vorremmo mai vedere, figuriamoci in un luogo deputato alla formazione.
Non ci sono che poche parole da esprimere, oltre e al di là di qualsivoglia differenza di percorso politico: solidarietà agli occupanti dell’Ex-Cuem; il Rettore si deve dimettere; fuori la Polizia dall’Università immediatamente. Acab!
Zam – Zona Autonoma Milano
Lambretta Occupato
Casc – Coordinamento Autonomo Studenti e Collettivi
Rete Studenti Milano
Milano in movimento
Ambrosia
(video a cura del Collettivo Off Topic)
Tag:
Milano polizia rettore studenti università
RIFONDAZIONE: GRAVISSIME LE CARICHE DELLA POLIZIA SUGLI STUDENTI IN
UNIVERSITA’
Erano anni che la polizia non entrava in università: ieri non solo ci
è entrata, ma ha anche caricato gli studenti che stavano protestando
contro lo sgombero dell’aula occupata da più di un anno nell’ex
libreria CUEM, occupazione che aveva restituito agli universitari una
libreria autogestita e consentito l’organizzazione di diverse
iniziative culturali e di socialità.
I poliziotti entrando in università chiamati dal rettore non hanno
esitato ad usare la violenza contro studenti inermi provocando alcuni
feriti tra cui uno studente con un braccio rotto.
E’ urgente ricordare che in uno Stato che si definisca democratico non
è assolutamente ammissibile che vengano sfoderati i manganelli per
sedare rivendicazioni di spazi dedicati alla cultura, alla
solidarietà, alla> discussione politica e alla coesione sociale
tramite la fornitura di servizi che l’ente pubblico non è più in grado
di garantire a causa dei tagli
imposti dalla riforma Gelmini.
L’utilizzo della violenza della forza pubblica nell’università, luogo
di cultura e socialità, è una scelta ingiustificata e che noi
condanniamo fermamente.
Esprimendo la solidarietà agli occupanti ribadiamo il concetto che per
l’università non servano forze dell’ordine ma soldi e una buona
amministrazione e gestione (tramite la partecipazione e il controllo
egualitario delle rappresentanze studentesche) di questi.
Rifondazione Comunista Milano
Commissione Giovani Rifondazione Comunista Milano
[…] dell’università. Un comportamento assurdo quello del rettore che cerca di risolvere un problema reale di spazi e saperi in università con l’utilizzo della forza, volto a spaventare e reprimere ogni forma di dissenso. Ma la storia dell’ex-cuem, ha anche […]
[…] di autorganizzazione e di seguito all’occupazione di un’altra aula, su richiesta dello stesso Rettore il Reparto Mobile entrò in università Statale caricando più vo… Un’intervento, quello della Polizia in Università, che ricordava quelli di ben altri periodi […]