Voci da ZIP, a un anno dallo sgombero (Vol.2)

Una raccolta di testimonianze sull’importanza e il valore che ha ricoperto, per centinaia di ragazzi sotto i 20 anni, l’esperienza di ZIP, lo spazio occupato e gestito da soli studenti medi di cui, il 9 Agosto, è caduto il primo anniversario dello sgombero.

“Vorrei partire dal presupposto che Zip non l’ho vissuto in prima persona, ma più da “esterno”. E proprio da “esterno”, posso sicuramente dire di aver visto un posto abbandonato diventare in poco tempo uno spazio di dialogo, di confronto e di informazione, che ha aiutato molti studenti, me compreso, ad avvicinarsi con interesse alla vita politica. Ho partecipato a diversi collettivi, assemblee, pranzi sociali e serate e, dopo queste mie esperienze, credo di poter affermare che la gestione, o meglio l’autogestione, di uno spazio come Zip, abbia permesso a tutti gli studenti di poter coltivare i propri interessi e abbia garantito a ognuno di loro una crescita dal punto di vista personale. Spero che presto un altro luogo venga trasformato in un nuovo Zip, affinché cultura, informazione e gioia possano tornare ad avere la possibilità di circolare liberamente tra gli studenti”.

Nicolò, Liceo Classico Tito Livio

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“Il 22 Gennaio 2016 fu la prima volta in cui entrai a ZIP, non avevo la minima idea di che cosa fosse e non conoscevo nessuno dei ragazzi che avevano occupato quel luogo, so solo che da quel momento continuai ad andarci e poco a poco scoprii il reale motivo per cui ero tra quelle mura magiche ed iniziai a rendermi conto che per la prima volta stavo entrando a far parte di qualcosa di realizzabile.
Quando iniziai a frequentare le assemblee della Rete Studenti Milano la mia testa iniziò a riempirsi di informazioni e concetti che riguardavano argomenti che non avevo mai affrontato e dei quali non ero a conoscenza.
Sprigionava libertà di opinione e forza collettiva, le pareti urlavano per far sentire le loro presenza in città, come del resto facevano ogni giorno tutti i ragazzi e le ragazze che aiutavano a far crescere il nostro sogno, di creare uno spazio in cui vivere l’emozione di far parte di un movimento, di una famiglia nella quale sviluppare i nostri ideali.”

Viola, Liceo Agnesi

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