25 Aprile spezzone studentesco e universitario
Martedì 25 Aprile 2017, ore 14, Palestro.
Cultura e saperi contro razzismo e fascismi.
Siamo gli studenti dell’Università Statale di Milano e Milano-Bicocca; delle Civiche Scuole di Cinema, di Musica e di teatro; del Conservatorio Giuseppe Verdi; della Accademia di Belle Arti di Brera e i lavoratori precari che danno vita a LUMe e gli studenti delle scuole superiori e dei collettivi che si coordinano con la Rete Studenti Milano e il CASC Lambrate.
Con l’avvicinarsi del 25 Aprile, giornata simbolo della lotta al fascismo, crediamo sia fondamentale mettere al centro un ragionamento sull’importanza dei saperi critici e della cultura dal basso come anticorpi sociali contro i presupposti del fascismo: razzismo, intolleranza, discriminazione del diverso ed ignoranza. In un epoca storica nella quale le arti sono semplice merce, oggetto di scambi e di guadagni nonché strumento di distrazione di massa, vogliamo riaffermare con forza un’idea di cultura quale arma per creare menti critiche e consapevoli, non indifferenti, capaci di organizzarsi per combattere le ingiustizie che viviamo quotidianamente. In una fase caratterizzata dalla nascita e dal dilagare di movimenti e partiti populisti e xenofobi, contrapponiamo alla paura del diverso la bellezza della diversità, alla chiusura delle frontiere l’apertura di spazi e comunità solidali, liberi ed indipendenti.
Da diversi anni lottiamo contro le riforme della pubblica istruzione che devastano scuola ed università, trasformando i saperi in sterili nozioni e gli studenti in giovani schiavi alle dipendenze delle multinazionali. Per far fronte a questo spaventoso inaridimento dell’istruzione ,in questi mesi abbiamo deciso di focalizzare la nostra azione politica sulla creazione di percorsi finalizzati a far conoscere la storia del fascismo e della resistenza partigiana.
Siamo convinti che la resistenza non possa essere intesa esclusivamente come un evento storico limitato agli ultimi 2 anni di guerra mondiale, ma anche e soprattutto come un modo etico (e quindi perenne) di porsi di fronte alle situazioni e agli eventi di rilevanza sociale e politica; in questo senso intendiamo educare gli studenti ai valori della guerra di liberazione fornendo un importante strumento di lettura del mondo contemporaneo. Il nostro agire politico, però, non si ferma ad educare ad una pedagogia della resistenza, bensì si esplica con forza nel mettere in pratica i valori dell’antifascismo, lottando quotidianamente contro razzismo, xenofobia, sessismo e omofobia.
Per noi la resistenza e i suoi valori vanno vissuti nell’agire quotidiano, non solamente in giornate simboliche, soprattutto in un periodo storico come questo in cui veniamo costantemente martellati con ideologie di odio che ci vorrebbero tutti in guerra gli uni contro gli altri: residenti contro immigrati, precari contro disoccupati, rifugiati contro migranti economici, regolari contro irregolari; a questo servono le politiche che, producendo zone grigie ai margini della legalità, generano paura e razzismo.
Per noi alla base del razzismo sta proprio la creazione dello spauracchio del “clandestino”, alimentata attraverso gli ostacoli al soggiorno legale e la segregazione delle persone migranti. Per questo oltre a festeggiare la liberazione portiamo in piazza il nostro dissenso contro le politiche europee ed italiane di respingimento ed esclusione: siamo contro gli accordi con dittature e paesi in guerra, contro la violazione dei diritti umani negli hot spot e nei centri, contro ai decreti Minniti che riproducono l’idea del migrante come nemico tramite la detenzione amministrativa, i rimpatri forzati, i tribunali speciali, i poteri straordinari ai sindaci.
Il 25 Aprile, a conclusione dei percorsi formativi nelle scuole , nella mattinata saremo al presidio al cimitero monumentale per gridare con forza che a Milano non c’è spazio per revisionismi storici e per parate nazi-fasciste e nel pomeriggio saremo in piazza con uno spezzone studentesco ed universitario che si posizionerà in continuità allo spezzone “ no one is illegal”.
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