Studentə in piazza contro Salvini in città

Il 13 dicembre la Lega organizzerà nella nostra città un pranzo di Natale e una panettonata con la presenza di SALVINI, SARDONE, VALDITARA, FONTANA e altri esponenti del partito.

La loro presenza a Milano non è neutra: mentre, al governo, continuano a imporre tagli sulle scuole e sui servizi pubblici, scelgono di presentarsi solamente per un vuoto appuntamento festivo anziché confrontarsi con la realtà materiale che producono con le loro decisioni.

Studiamo in edifici pericolanti, strutture obsolete e classi sovraffollate. Da tempo chiediamo investimenti veri nell’istruzione pubblica, ma assistiamo solo all’ennesimo dirottamento di fondi verso la scuola privata, verso le sempre più deliranti politiche di riarmo e a favore dell’entità sionista, ancora impegnata nel suo programma genocida ai danni del popolo palestinese.

Di fronte a tutto questo, il governo si rifiuta di aprire spazi di confronto reale con chi vive quotidianamente le conseguenze di queste politiche, preferendo eventi mirati solo a un’apparenza di presenza sul territorio.

Si tratta dello stesso partito che promuove programmi apertamente escludenti (come il Remigration Summit previsto per aprile) e che porta avanti un modello di società securitario, etnicizzato, incompatibile con una città plurale quale è oggi Milano e che si riflette nella sua interezza all’interno delle nostre scuole. Queste scelte si traducono nella distribuzione diseguale delle risorse, nelle riforme repressive del ministro Valditara e in una retorica di disciplina, ordine e “merito” che svuota la scuola facendone un luogo di mera riproduzione delle disuguaglianze.

La nostra contestazione non è simbolica: è una presa di posizione contro politiche che colpiscono direttamente noi studenti. Rifiutiamo di condividere i nostri spazi con chi continua a ignorare i nostri bisogni, imponendo invece un modello di scuola, di città e di società che espelle ciò che non corrisponde ai suoi criteri di accettabilità.

La Lega e il governo non sono i benvenuti nei luoghi che viviamo, i quali, nonostante i loro programmi, restano plurali, solidali ANTIFASCISTI e TRANSFEMMINISTI

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