Sgomberi baita Clarea – Reazioni e commenti

(riportiamo alcuni lanci d’agenzia pur sapendo che l’informazione ufficiale ha spesso contribuito a creare confusione sulla battaglia No Tav. Crediamo però che in una giornata come quella di oggi sia assolutamente importante fornire nel modo più ampio possibile il quadro di quanto si dice sui fatti accaduti in Val Susa anche attraverso le fonti d’informazione diverse da quelle del movimento. Le notizie dal/dei movimenti le trovate nell’articolo in home https://milanoinmovimento.com/no-tav/sgombero-in-baita-clarea )

20.09 FERRERO, PRC,  IL TENTATIVO DEL GOVERNO è QUELLO DI TRASFORMARE LA QUESTIONE TAV IN UN PROBLEMA DI ORDINE PUBBLICO- «Oggi è stata una giornata di mobilitazioni del popolo ‘No Tav’ in tutta Italia, dopo la vergognosa azione di polizia che ha portato Luca Abbà in fin di vita. Mobilitazioni a cui abbiamo partecipato, che abbiamo organizzato e che continueremo nei prossimo giorni, perchè non ci lasceremo intimorire dall’uso della forza e della sopraffazione»: così Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – FdS. «È evidente il tentativo del governo – aggiunge – di trasformare la questione della TAV in un problema di ordine pubblico per dipingere il movimento come una manica di esaltati ed evitare di doversi confrontare sul merito della questione. Per questo nei prossimi giorni proseguiremo con presidi, assemblee e manifestazioni: gli italiani devono sapere che la Tav è un’opera inutile quanto il Ponte sullo Stretto, dispendiosa più del Ponte sullo Stretto e dannosa più del Ponte sullo stretto».

19.28 DE MAGISTRIS: IL GOVERNO CI RIPENSI – «In queste ore, il pensiero di affetto di tutte e tutti noi è rivolto a Luca Abbà e al movimento No Tav». Lo scrive su Facebook il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. «Il Governo ripensi al progetto del tunnel in Val di Susa e ascolti le ragioni delle popolazioni di quel territorio che, pacificamente, stanno resistendo ad un’opera inutile, costosa e dannosa», conclude.

18.56 – SPETTRO STRUMENTALIZZAZIONI ATTO SECONDO, COTA – «L’auspicio di tutti è che la persona caduta dal traliccio in Val di Susa possa farcela e recuperare al più presto»: lo ha detto il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota. «La protesta contro la Tav – ha aggiunto – non è e non deve essere una guerra. Troverei perciò davvero triste e sconfortante se ora si cercasse di strumentalizzare questa disgrazia per alzare la tensione o giustificare violenze inaccettabili. Occorre invece, soprattutto in questo momento – ha concluso Cota – calma e ragionevolezza da parte di tutti».

18.39 – CERUTTI, SEL: RIAPRIRE IL DIALOGO CON LA POPOLAZIONE VALSUSINA – «Sulla questione Tav siamo arrivati al momento in cui ci si deve fermare e ragionare. Il livello dello scontro è diventato troppo alto». A chiederlo è la consigliera regionale di Sel, Monica Cerutti, che sottolinea: «oggi il bilancio umano che paghiamo è inaccettabile. La buona politica deve ritornare a esercitare il suo ruolo e riaprire al dialogo con la popolazione valsusina». «Noi non siamo per le prove di forza, ma per la concertazione. Il vuoto lasciato dalla politica ha già condotto a una tragedia», esprimiamo solidarietà anche al giornalista de «La Stampa», Marco Accossato, «vittima di uno scontro che ha toccato un punto, mai prima di oggi, così elevato».

17.41 – LELE RIZZO: RIESCONO PERSINO A RISCRIVERE LE REGOLE SULLA PROPRIETA’ PRIVATA – «Dopo quello che è successo oggi – Lele Rizzo, del centro sociale Askatasuna di Torino – le cose cambiano. C’è un ragazzo in fin di vita perchè difendeva la sua terra, non c’è rispetto neppure per la vita. Ci vogliono schiacciare, riescono persino a riscrivere le regole sulla proprietà privata. Faremo i nostri calcoli, ma abbiamo capito chi abbiamo di fronte: in qualsiasi altro paese, dopo le 70 mila persone in marcia sabato, dopo la richiesta degli amministratori di uno stop dei lavori, ecco cosa è successo – ha concluso – neppure 48 ore dopo».

17.32 – LE VERITA’ DI DAVICO, LEGA NORD: ALLE MANIFESTAZIONI IN VAL SUSA PARTECIPANO POCHI RESIDENTI… «A chi contesta ‘senza se e senza mà ricordo che essi non rappresentano il territorio, prova ne è il fatto che alle manifestazioni partecipano pochi residenti, mentre la maggioranza arriva dalle Regioni limitrofe se non dall’estero, come io stesso ebbi modo di verificare quando avevo responsabilità di governo. Se la loro decennale protesta fosse appoggiata dalle popolazioni locali, il movimento sarebbe rappresentato almeno nei consigli comunali, cosa che non è», osserva Davico. «Mi auguro che il manifestante ferito in diretta radiofonica stia presto bene, a 37 anni non vale la pena di morire per una alzata di testa. E, soprattutto, che il grave episodio di oggi non diventi il pretesto per alimentare falsi miti che generano e fomentano violenza», conclude.

17.28 – CASINI E IL TEMIBILE SPETTRO DELLA STRUMENTALIZZAZIONE. «È un fatto molto triste, speriamo che non abbia conseguenze fatali e che se la possa cavare». Così il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, interpellato, a margine della presentazione del libro di Giorgio La Malfa ‘L’Europa è in pericolò sull’incidente verificatosi questa mattina in Val di Susa dove un attivista no tav è caduto da un traliccio dell’alta tensione. A chi gli domandava se questo fatto può avere conseguenze sulla realizzazione dell’opera dato che da più parti c’è chi ha chiesto che vengano fermati i lavori di ampliamento del cantiere, Casini ha replicato: «Non credo si possa strumentalizzare un fatto come questo, sarebbe molto triste da una parte e dall’altra se ci fosse una strumentalizzazione. L’opera è prevista, va avanti -ha concluso- quello che è accaduto è tristissimo ma non vedo come ci sia un collegamento con il fatto che l’opera si deve fare».

16.19 – CORTEO PACIFICO/CARICHE DELLA POLIZIA: ECCO L’ILLUMINANTE LETTURA DEL PD – Emanuele Fiano, Presidente Forum Sicurezza del Pd, auspica che «Luca Abbà si possa riprendere e la sua vita sia salva dopo il grave incidente di questa mattina al cantiere Tav. La solidarietà a lui e alla sua famiglia – aggiunge – non ci impedisce però di mantenere salda la nostra linea, pur nella delicatezza del momento». «Il progetto dell’alta velocità in Val Susa – sottolinea Fiano – è un’opera infrastrutturale di grande impegno per l’Italia e l’Europa, che è stata decisa in ogni luogo necessario e che vede ora la sua fase realizzativa dopo un ulteriore verifica del tavolo di concertazione, durato a lungo, con le amministrazioni locali coinvolte, che ha portato a una modifica significativa del tracciato». «In democrazia il dissenso è fondamentale e deve poter essere espresso pacificamente – continua Fiano – ma non può diventare il tentativo di interrompere con la violenza un’opera pubblica regolarmente programmata. In questi momenti drammatici – conclude – sono inaccettabili parole di cinismo, come quelle usate da Grillo che lancia pericolose profezie di disordini sociali accrescendo la tensione di queste ore»

16.05 – VENDOLA: E’ IL MOMENTO DI OTTENERE UNA MORATORIA – La Tav è un’opera che sta costando troppo anche dal punto di vista umano e penso che sarebbe questo il momento di chiedere ed ottenere una moratoria, una tregua per consentire a tutti una ulteriore fase di approfondimento». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia e leader di Sel, Nichi Vendola, commentando l’incidente di cui è rimasto vittima Luca Abbà, uno dei leader storici del Movimento No Tav della Val di Susa. «L’incidente di questa mattina rappresenta una svolta drammatica nella vicenda no tav. Il primo pensiero – ha spiegato Vendola – è a Luca ed è di solidarietà: tutti ci auguriamo che possa superare la fase critica che mette a repentaglio la sua vita. Il secondo pensiero è sulla Tav: su un’opera che è sempre più difficilmente rappresentabile come un’opera sensata, il cui costo faraonico stride terribilmente con la stagione di austerità che viene invocata da tutti». Un’opera – ha aggiunto Vendola – «che viene imposta ad un intero popolo e comunità, che si sente espropriata del diritto a contare e decidere del proprio futuro. Un’opera che ha avuto dissensi importanti come quello del presidente della Regione Liguria che ha argomentato su possibili alternative. Un’opera che oggi porta non soltanto dubbi sul piano della sua economicità ma anche dal punto di vista umano»

15.54 – AGNOLETTO: SI E’ VOLUTO CREARE UNA SITUAZIONE DI TENSIONE – «Quanto è capitato a Luca Abbà, indipendentemente dalla dinamica tecnica dell’episodio, va iscritto alla responsabilità dei vertici delle forze dell’ordine e alle scelte che queste hanno adottato, con il consenso del governo, dopo la grande, pacifica e colorata manifestazione di sabato«. È quel che sostiene Vittorio Agnoletto, già portavoce del Social Forum al G8 di Genova, per il quale »ogni strumento è stato utilizzato per creare una situazione di tensione, mettendo nel conto che potesse verificarsi qualche grave conseguenza».

15.51 – MOVIMENTO 5 STELLE: RESPONSABILITA’ POLITICA DEI GRAVI FATTI AVVENUTI OGGI è DI COMUNE E REGIONE. I LAVORI SONO ABUSIVI – «Ascriviamo la responsabilità politica dei gravi fatti di oggi a Regione e Comune» e «consideriamo i lavori abusivi e ne chiediamo l’interruzione».Lo scrivono in una nota i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Davide Bono e Fabrizio Biolè, a proposito dell’allargamento del cantiere della Torino-Lione alla Maddalena di Chiomonte avvenuto questa mattina e dell’incidente che ha coinvolto un manifestante rimasto gravemente ferito. «Attendiamo ancora che i terreni vengano espropriati – scrivono – come prevede la legge». Secondo i due esponenti politici «L’ordinanza prefettizia, che per motivi d’urgenza non è stata notificata nè al presidente della Comunità montana Sandro Plano nè al sindaco di Giaglione, è illegittima» perchè «non è ravvisabile il profilo d’urgenza, mancando ancora il progetto esecutivo dell’opera».

15.15 – GERMANI, USB: SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI CHI SONO I VERI VIOLENTI, PRESIDIO A MILANO PIAZZA SAN BABILA ORE 18 – «L’Unione Sindacale di Base denuncia il grave clima di violenza di questi giorni in Val di susa. Sono sotto gli occhi di tutti oramai chi sono i veri violenti». Lo ha dichiarato Riccardo Germani della Federazione Usb della Lombardia. «Gli episodi di sabato sera dopo la manifestazione pacifica in Val di susa in cui La Polizia ha violentemente senza ragione manganellato i manifestanti nella stazione di Torino Porta Nuova che pacificamente si apprestavano a tornare in treno a Milano e il violento ed infame attacco con la distruzione della Baita e la caduta di Luca Abba che si era arrampicato su un traliccio dell’alta tensione dopo un folle inseguimento fino sopra al traliccio – dichiara il sindacato di base -, devono scuotere tutte le forze democratiche che in questo paese ogni giorno vedono violentemente attaccati i loro diritti, da quelli legati al mondo del lavoro fino al diritto a resistere ad un’inutile e dispendiosa opera contro la volontà dei residenti. Luca in questo momento è ricoverato al C.T.O. è gli è stato indotto il coma farmacologico per le ustioni su tutto il corpo e le fratture USB fa appello a tutti i suoi iscritti e simpatizzanti a partecipare al presidio in Piazza San Babila lunedì alle ore 18 a Milano in solidarietà con la lotta della Valle».

14.58 – SCIOPERI SPONTANEI IN VAL SUSA – Scioperi spontanei si sono verificati oggi in alcune fabbriche metalmeccaniche della Valsusa, dopo i fatti accaduti nei pressi della Baita Clarea. Lo rende noto la Fiom torinese precisando che gli scioperi sono stati proclamati per permettere ai dipendenti di partecipare alle iniziative che sono in corso dopo che questa mattina sono iniziati i lavori di ampliamento del cantiere della Maddalena ed in particolare dopo l’incidente in cui è rimasto vittima un attivista no tav caduto da un traliccio dell’alta tensione.

13.39 – FERRERO: PRESIDI DAVANTI ALLE PREFETTURE E A PALAZZO CHIGI – «Vista la gravità di quanto sta succedendo in Val di Susa, dai pestaggi di sabato all’azione militare di stamani con le gravissime conseguenze che ha avuto, Rifondazione comunista si impegna a dar vita con tutte le forze attive del movimento a presidi davanti alle Prefetture e davanti a palazzo Chigi con la richiesta di fermare immediatamente i lavori della Tav in Val di Susa e l’ampliamento del cantiere». Lo dichiara Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista -FdS.

13.32 BONELLI, VERDI – «Gli espropri in val di Susa vanno immediatamente fermati: si apra un confronto con gli abitanti della Valle sui dati e sui numeri che dimostrano in modo inequivocabile che la Torino-Lione è un progetto senza alcuna utilità sia per l’Italia che per l’Europa». Lo afferma il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, che esprime forte preoccupazione per le condizioni di Luca Abba, uno dei leader del Movimento No-Tav che versa in condizioni critiche a causa della caduta da un traliccio «Si tratta infatti -continua Bonelli- di un’opera doppione che non farebbe altro che far crescere il nostro debito pubblico: a pochi chilometri dal tracciato della Torino-Lione esiste già una linea ferroviaria per il trasporto merci potenziata di recente e che viene utilizzata solo per 2,5 milioni di tonnellate quando ha una capacità di 20 milioni di tonnellate». «Stiamo assistendo ad una ferocia ideologica senza precedenti -conclude- nel volere a tutti i costi un progetto che è insostenibile sia dal punto di vista economico che ambientale».

13.03 DICHIRAZIONE DI BEPPE GRILLO: «Robe da pazzi!»: si conclude così il messaggio che Beppe Grillo ha postato sul suo blog per commentare quanto è accaduto in Valle di Susa questa mattina. «Un ferito grave – si legge – l’accerchiamento della baita con persone dentro. Di nuovo violenze. Uno è caduto da un traliccio ed è grave in ospedale. A chi servono queste cose? Perchè io vorrei capire cosa c’è dietro questo sistema!». «Lo capirebbe anche un bambino che non serve la Tav – conclude – un tunnel di 50 km sotto un monte».

13.01 – BELISARIO, IDV: SERVONO DECISIONI PARTECIPATE – «Quando l’assenza di dialogo lascia spazio alla violenza è sempre una sconfitta per tutti. Il giovane Luca Abbà, cui va la nostra solidarietà, è in condizioni gravi. Occorre fermarsi un attimo e riflettere: le infrastrutture sono fondamentali per il Paese, ma è anche importante che siano frutto di una decisione partecipata, perchè la comunità locale deve essere coinvolta». Lo dichiara il presidente dei senatori dell’Italia dei valori, Felice Belisario. «Capisco -aggiunge- che in uno Stato democratico le decisioni prese non possono essere messe sempre in discussione, ma quando ci sono interessi in gioco come la salute e lo sviluppo di un territorio, condivisione e pieno coinvolgimento dei cittadini sono obiettivi primari. La situazione è già degenerata -conclude Belisario- impegniamoci tutti per sciogliere le tensioni».

12.53 – PERINO, SOCCORSI AD ABBA’ LENTISSIMI – «I soccorsi a Luca Abbà sono stati lentissimi e tardissimi»: lo sostiene Alberto Perino, uno dei leader del movimento No Tav, giunto al presidio di Bussoleno (Torino). «Io non c’ero – precisa Perino – ma i testimoni che erano alla baita mi hanno raccontato che è passato molto tempo prima che Luca venisse soccorso. Eppure – conclude – dentro il cantiere c’erano due ambulanze».

12.10 – FERRERO: IN VAL DI SUSA LE FORZE DELL’ORDINE COME UN ESERCITO DI OCCUPAZIONE – Il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, chiede che «il Governo abbandoni» la Tav Torino-Lione, che definisce «opera inutile e dannosa» e che «sospenda immediatamente l’esproprio dei terreni». Ferrero esprime «la speranza che Luca Abbà possa rapidamente rimettersi» e denuncia «con forza che il suo ferimento è il frutto diretto della sconsiderata azione delle forze dell’ordine». «L’esecuzione dell’esproprio di un terreno – afferma Ferrero – diventa un’azione militare in cui le regole d’ingaggio dei militari e della polizia sono molto più aggressive di quelle utilizzate in Afghanistan dai militari italiani». «Luca Abbà – aggiunge Ferrero – è rimasto fulminato e caduto a terra, inseguito su per un traliccio dell’alta tensione mentre protestava per l’esproprio dei suoi terreni: è una cosa mai accaduta in Italia». Ferrero invita «tutti i cittadini a riflettere sul fatto che in Val di Susa le forze dell’ordine si comportano come un esercito di occupazione con l’unico compito di ‘conquistare il territoriò anche a scapito della vita delle persone. Si tratta – conclude – di un fatto grave».

11.43 – CREMASCHI: INCIDENTE FRUTTO DI OCCUPAZIONE MILITARE – «Il gravissimo incidente è frutto di una decisione inaccettabile e sbagliata: l’occupazione militare della valle. Bisogna fermare questa occupazione che è una vergogna per qualsiasi Paese democratico». Lo afferma Giorgio Cremaschi, presidente del comitato centrale della Fiom. Cremaschi esprime «speranza per la salute di Luca, solidarietà totale al popolo della Valle di Susa e appoggio pieno a tutte le mobilitazioni che si stanno organizzando, compreso lo sciopero generale della valle»

11.34 LA PROCURA APRE UN’INDAGINE SULLA VICENDA DI ABBA’: La Procura della Repubblica di Torino ha aperto un’inchiesta sull’incidente nel quale è rimasto ferito Luca Abbà, caduto da un traliccio dell’alta tensione sul quale era salito per protestare contro l’allargamento del cantiere della Tav Torino-Lione, in Val Susa. In Val Susa, intanto – si è saputo – arriverà il pm Giuseppe Ferrando, della stessa Procura di Torino, per le indagini sull’incidente nel quale è rimasto coinvolto Abbà.

11.31 – PRC PIEMONTE: LEGGI VIOLATE – Per Armando Petrini, segretario regionale del Piemonte di Rifondazione Comunista, «è necessario più che mai sospendere immediatamente l’allargamento del cantiere» della Tav Torino-Lione «e l’opera stessa». «All’indomani di una bellissima manifestazione pacifica – afferma – Ltf e forze dell’ordine decidono di occupare i terreni del cantiere con un’ordinanza prefettizia – a suo parere – in palese violazione delle leggi vigenti. E nelle dinamiche di occupazione di terreni, che appartengono ai cittadini della Val Susa – sottolinea – si verifica un grave incidente sul quale bisognerà far luce al più presto. Gli elementi – conclude – sono tali e talmente gravi che è necessario» sospendere immediatamente l’allargamento del cantiere.

11.13 – FIOM: SOSPENDERE I LAVORI: Sospendere «per ragioni umanitarie» i lavori di ampliamento del cantiere della tav cominciato questa mattina. È la richiesta avanzata dagli esponenti della Fiom, Federico Bellono e Giorgio Airaudo, rispettivamente segretario provinciale torinese ed esponente della segreteria nazionale dei metalmeccanici della Cgil. «A fronte di quanto è accaduto a cominciare dal grave incidente al militante no tav – sottolineano – chiediamo l’immediata sospensione dei lavori di ampliamento del cantiere innanzitutto per ragioni umanitarie»

11.01 – PERINO: L’ORDINANZA è ILLEGALE – «Quello che sta accadendo è assolutamente tutto illegale. I nostri avvocati stanno confermando che l’ordinanza è assolutamente illegale e ora vedremo cosa fare». A dirlo è Alberto Perino, leader del movimento No Tav, raggiunto al telefono prima di partecipare all’assemblea No Tav convocata per le 11.30 alla rotonda Vernetto a Bussoleno (To).

10.47 DICHIARAZIONI DALLA CUB –  La Confederazione unitaria di base di Torino ha indetto uno sciopero generale provinciale per protestare contro l’esproprio dei terreni per l’ampliamento del cantiere della Tav in Val Susa. La Confederazione, in una nota, parla di «attacco al presidio No Tav della Clarea» e afferma che la caduta di Luca Abbà dal traliccio è stata «provocata dall’inseguimento da parte dei poliziotti»

10.23 DICHIARAZIONI DAL PDCI – «Totale» e «incondizionata solidarietà dei comunisti italiani torinesi ai militanti no tav che stanno manifestando contro l’ampliamento del cantiere nei pressi della baita Clarea in Valsusa. A manifestarla il segretario di Pdci-Fds di Torino, Mao Calliano che in una nota sottolinea: »Stiamo assistendo ad un’operazione militare vergognosa che ha già portato al gravissimo ferimento di un compagno caduto da un traliccio. Non vorremo che prima della fine degli espropri inutile e dannosa ci scappasse anche il morto«, conclude.

10.23 PRENDE LA PAROLA LA COMUNITA’ MONTANA – Con una lettera inviata al prefetto di Torino, Alberto Di Pace il presidente della Comunità montana Valsusa e Val Sangone, Sandro Plano ha chiesto la sospensione dei lavori di ampliamento in corso nei pressi del cantiere della Maddalena. «Preso atto dell’incidente avvenuto questa mattina presso il cantiere della Maddalena e del clima di tensione che si sta creando in Valsusa -scrive Plano- si chiede la sospensione delle operazioni in corso»

10.13 COMINCIA LA DISINFORMAZIONE SUL FERIMENTO DI LUCA – Abbà è salito su un traliccio dell’alta tensione nei pressi della ‘baita Clareà da solo (e non insieme a un’altra decina di manifestanti, come riferito in un primo momento). Dopo essersi arrampicato per 10-15 metri, Abbà ha superato l’area di sicurezza dello stesso traliccio, nonostante i ripetuti inviti rivoltigli dalla Polizia a desistere dall’iniziativa e a mettersi in condizioni di sicurezza. Abbà ha proseguito nella sua protesta ed è poi stato raggiunto da una scarica elettrica, candendo al suolo. Immediatamente soccorso dalle stesse forze dell’ordine, è stato trasferito in elicottero al Cto di Torino. Dopo l’incidente, la Polizia ha fatto rimanere sul posto i manifestanti No Tav, che sono una quindicina. Sono stati tutti identificati e – secondo quanto si apprende in Questura – sono assolutamente pacifici.

10.11 PRIME DICHIARAZIONI, RC – Sospendere immediatamente l’allargamento del cantiere e la stessa opera. La richiesta è stata avanzata da Armando Petrini, segretario regionale di Rifondazione Comunista, a seguito dell’incidente verificatosi questa mattina nei pressi della Baita Clarea dove un manifestante salito sul traliccio dell’alta tensione è rimasto folgorato. «All’indomani di una della bellissima manifestazione pacifica, Ltf e forze dell’ordine decidono di occupare i terreni del cantiere con un’ordinanza prefettizia in palese violazione delle leggi vigenti – commenta in una nota – e nelle dinamiche di occupazione di terreni ,che appartengono ai cittadini della Val Susa, si verifica un grave incidente sul quale bisognerà far luce al più presto. Gli elementi sono tali e talmente gravi che è necessario più che mai sospendere immediatamente l’allargamento del cantiere e l’opera stessa»

10.07 L’INVITO A MOBILITARSI IN TUTTA ITALIA Numerosi No Tav si starebbero raccogliendo a Giaglione per dirigersi alla baita Clarea. Lo riferisce una nota della Federazione anarchica torinese (Fai) in cui si informa che la riunione dei comitati No Tav svoltasi ieri sera e tarsformatasi in assemblea popolare ha ribadito «la volontà di resistere all’occupazione e di mettersi di mezzo per contrastarla». La Federazione invita «chi può» ad andare subito a Giaglione, mentre per chi non può l’appuntamento è alle 17,30 a Bussoleno e fa appello «perchè in tutta Italia ci siano iniziative di sostegno»

9:31 CIRCOLAZIONE INTERDETTA DAL PREFETTO NELL’AREA DELLA VAL CLAREA – È già stata interamente delimitata l’area di interesse strategico nazionale di ampliamento del cantiere della Maddalena, dove sono in corso lavori propedeutici alla realizzazione della Torino-Lione. All’interno dell’area, a presidio e a tutela delle maestranze Ltf, è presente personale delle forze dell’ordine. Intanto una decina di attivisti al momento, secondo quanto riferiscono le forze dell’ordine, si sono radunati nei pressi della baita Clarea. Inoltre, con ordinanza del Prefetto della Provincia di Torino, è stata nuovamente interdetta la circolazione di persone e mezzi, nell’area della Val Clarea. In particolare, nel Comune di Giaglione la strada comunale per Frazione San Rocco, e quella per Frazione San Giovanni mentre nel comune di Chiomonte via Roma, strada provinciale 233, dall’intersezione con la strada statale 24 all’intersezione con via dell’Avanà, fatta eccezione per i residenti nella frazione Ramats del comune di Chiomonte. È inoltre vietato l’accesso a tutti i sentieri e alle aree prative e silvestri dei comuni di Chiomonte e Giaglione, che comunque conducano all’area di interesse strategico nazionale. Contestualmente è anche vietato l’esercizio di qualsiasi attività venatoria nei comuni di Chiomonte, Giaglione, Venaus ed Exilles

9:27 – ESPRORI ILLEGALI: Secondo gli avvocati che compongono il ‘Legal team’ del movimento No Tav, l’occupazione dei terreni del cantiere di Chiomonte (Torino) a fini di esproprio costituisce «una vera e propria emergenza democratica». «Ltf si è presentata nuovamente soltanto con un’ordinanza prefettizia – aggiungono gli avvocati all’ANSA – in palese violazione dell’articolo 2 del Testo unico di Pubblica sicurezza, che prescrive quella procedura soltanto in casi di estrema urgenza, che qui non vi sono. Presenteremo immediato ricorso al Tar del Piemonte»

9:20 –  Da quanto riportano alcuni siti No Tav un militante, di nome Luca, mentre erano in corso le operazioni di sgombero della baita Clarea alla Maddalena, è salito su un traliccio, seguito dalle forze dell’ordine che tentavano di riportarlo giù. «Luca – scrivono i No Tav sul web – ha preso una scossa ed è caduto a peso morto. Ora stiamo aspettando l’elicottero che lo porti in ospedale»

8:47 – INIZIO LAVORI AMPLIAMENTO CANTIERE: Sono cominciati a Chiomonte (Torino) i lavori per l’ampliamento del cantiere per il tunnel geognostico della Tav Torino-Lione. Maestranze della LTF, la società che realizza l’infrastruttura, assistiti dalle forze dell’ordine, stanno installando le reti di recinzione dell’area. Non vi sono stati incidenti.

 

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