La Grillo-metamorfosi

Franz Kafka metamorfosi5 stelle primo partito: una riflessione va fatta. Indubbiamente è arrivato il momento di fare i conti con Grillo e con quello che ha votato la maggior parte degli italiani che sono andati alle urne.
Quello che ho visto a Piazza pulita, lunedì sera, è un leader che nega di essere tale, che invoca un referendum per l’abolizione dell’Euro. Primo dato interessante.
Poi un futuro parlamentare 5 stelle che alla domanda “avete deciso dove vi siederete in parlamento” risponde che no, non hanno ancora deciso, che si siederanno dietro ogni parlamentare di destra e sinitra a controllare quello che farà.
Poi il discorso sulla democrazia, “la vera democrazia dal basso”, di Grillo e il suo intervento su chi non è d’accordo con IL movimento che “se ne vada fuori dale palle” e Casaleggio che dice “a chi è in disaccordo con IL movimento viene tolto il simbolo 5 stelle, semplicemente non può più usarlo.”
Poi l’intervista a un’altra candidata 5 stelle che dice che le dicisioni non vengono nemmeno prese per alzata di mano ma dopo lunghissime discussioni che infine li vedono tutti d’accordo, al  deletermine delle quali, insomma, la si pensa tutti allo stesso modo. (E ci credo, si guarderanno bene dal mostrare disaccordo, se perono la possibilità di “usare il simbolo” del partito).
A me fa tremare “nè destra, nè sinistra”. E’ sempre piaciuto tantissimo questo discorso mostruoso ed estraniante. Ricordo che al liceo era la frase che piaceva di più: bastava che l’introduzione al discorso fosse questa, poi poteva essere seguita dall’affermazione delle idee più di sinistra possibile che veniva subito applaudito. Quei ragazzi, pensavo, non si rendevano conto del fatto che destra o sinistra non sono un’etichetta ma sono il significato delle idee alla base della politica, che destra e sinistra nascevano proprio da una distinzione di idee. Veniva acclamato chi diceva che della politica era stufo, mentre la politica la stava facendo partecipando a quel momento di discussione collettivo, ma POLITICA doveva essere accomapgnata alla parola BASTA per essere acclamata.
Mi rendo conto della cecità e del vuoto politico che sta dietro le molte persone che hanno votato Grillo ma credo sia arrivato il momento di confrontarsi con la realtà e non fermarsi al giudizio di disprezzo nei confronti di queste persone. D’altronde sono la realtà con cui dovremo confrontarci d’ora in avanti, d’altronde fare politica vuol dire proprio questo, no? Se ci sentissimo semplicemente più intelligenti degli altri e circondati da una marea di cretini non faremmo politica, no? La politica è interessarsi dell’umano e con l’altro costruire un’alternativa, no? La massa che ora vota Grillo, non è diversa da quella che a un certo punto appare e crea l’onda studenesca, è il mistero di come diventi massa che fa paura. E fa riflettere.
Vedo molta similitudine tra i discorsi di chi ha deciso di non votare e chi ha votato Grillo (tranne le persone del ristretto ambito-militanza politica), dico nei discorsi che sento in giro. “Sono tutti uguali, i politici. Mandiamoli tutti a casa. Sono tutti ladri e mafiosi.”
Chi non l’ha pensato negli ultimi anni? Onestamente, dai. Quando ti rendi conto che la trattativa stato-mafia è quello su cui si regge tutto il gioco, su cui sta in piedi questo Paese e questo sistema di cose, come puoi non pensarlo, come puoi non pensare che siano tutti uguali?? O almeno, chi non c’è dentro fino al collo, come minimo non ha denunciato quello seduto accanto, che lo è. Vogliamo parlare della legge anti-corruzione non votata in parlamento? Vogliamo davvero credere che l’opposizione ci avrebbe tenuto tanto a farla??? Vogliamo credere che i “segreti di stato” appartengono solo alle destre? Mai come quando ho visto “Il Divo”- storia di Andreotti, mi sono sentita parte di un’enorme “farsa”, ognuno a giocare il proprio ruolo: la maggioranza, l’opposizione, l’opposizione dell’opposizione, ma alla fine il gioco cui siamo dentro è più grande di tutto e si mangia tutto. Quando inizia a esserci qualcosa che dà davvero fastidio allo stato di cose, con una strage si torna all’ordine pre-impostato, l’ORDINE permette di tornare ai giochi della finanza, di ristabilire l’equilibrio con le mafie, di rimettere tutto sotto il controllo dei servizi segreti per poi nuovamente lasciar delle persone a combattere le mafie, fin quando non dà troppo fastidio, combattere il sistema economico delle finanze, fin quando questo non entra davvero in crisi, allora tutti sotto lo spauracchio dell Grecia, subito disposti a “sacrifici”, a combattere i grandi poteri mondiali fin quando non si diventa in troppi, allora un pò di repressione giornalistica, mediatica e poliziesca, finchè anche questo non torna sotto controllo.
Certo, ognuno nel suo piccolo cerca lo stesso di fare politica, di cambiare per quel poco che può il sistema, e in realtà è già molto, ma purtroppo il senso di impotenza è grande.
Che questi grillini abbiano pensato fosse davvero l’opportunità di uno stacco col passato? Che questi grillini abbiano davvero pensato che fosse la prima novità nella politca italiana che potesse dare fastidio all’ordine di cose dalle quali ci si sente oppressi?
Non lo escludo: tanti sono i discorsi sentiti ieri, e nonostante regnasse la cantilena “è colpa dei partiti dei quali finalmente ci stiamo liberando” se ci penso, quante volte ho pensato “si, il PdL ha fatto il porcellum, ma il PD non l’ha cambiato”, “si, il PdL non ha votato la legge anti-corruzione, ma il PD non ha mosso un dito”, “si, il PdL.. ah no! Il PD si è detto a favore della TAV ma il PdL.. ah no, erano d’accordo”, “si, Monti.. ah no il PD sta difendendo, ancora una volta le grandi banche, ma.. no, ma niente” oppure “si, il PdL ha votato contro il testamento biologico e le leggi in difesa degli omosessuali, ma il PD, beh metà PD anche!” … insomma.. molti votanti del PD dicono di votare il “meno peggio” ma come si può dar torto ai votanti grillini che dicono che almeno hanno votato qualcosa di nuovo. ?? Beh, nuovo è nuovo. Un paese senza sindacati e coi fascisti al governo non lo vedo molto bene, ma sicuramente è nuovo.

Tag:

Una risposta a “La Grillo-metamorfosi”

  1. tonto ha detto:

    Per consolarti puoi pensare che almeno un po’ di gggente constaterà che non si fanno rivoluzioni scrivendo in rete o votando un partito che dice di non essere tale. Quando si stuferanno del comico che finge di essere un marziano o dei cittadini più cittadini degli altri magari gli verrà voglia di menare le mani o perlomeno di scendere in piazza. Sperando che non diventino la Lega 2.0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *