Dal Manzoni occupato verso una primavera di Occupazioni e Autogestioni
Dall’esperienza del Manzoni Occupato il movimento studentesco Milanese esce rafforzato e con molti stimoli e spunti di riflessione. Per quattro giorni gli studenti del liceo classico hanno dovuto lottare contro la presidenza e la parte degli studenti rimasti indifferente riuscendo a mantenere per tutti e quattro i giorni di occupazione una grandissima partecipazione interna. Siamo stati in grado di sperimentare un inedito scambio diretto tra collettivi e singoli studenti di altre scuole e sono stati diversi i dibattiti e le assemblee in cui abbiamo avuto la possibilità di condividere analisi e aumentare significativamente la consapevolezza degli studenti del liceo. Tuttavia non possiamo non notare quanto sotto certi aspetti i tempi siano cambiati. Nonostante ci siano esempi come quello del Manzoni appare sempre più difficile per i collettivi praticare conflitto nelle scuole. Quasi tutti i presidi dei licei sono cambiati negli ultimi anni sotto una spinta uniformatrice, legalitaria e burocrata. Appare chiaro che questa nuova dirigenza dei licei Milanesi si è assunta il compito di ostacolare la formazione e il lavoro dei collettivi indipendenti, autonomi e quindi non assimilabili alla normalità e di impedire con ogni mezzo atti protesta illegali e conflittuali come le Occupazioni e le Autogestioni incontrollate.
In questo contesto una ventina di Licei Milanesi hanno deciso di non arrendersi e di cercare di conquistarsi il maggior spazio possibile all’interno delle proprie scuole con Occupazioni e autogestioni che a partire dall’esperienza del Manzoni Occupato si stanno diffondendo in tutta la città.
Siamo partiti a fine Autunno con l’obiettivo di porre un freno all’indifferenza dilagante che imperversa nelle scuole e aumentare la consapevolezza sui grandi temi politici che investono la nostra generazione come l’avvento di Expo e la riforma dell’istruzione della “Buona Scuola” e da subito siamo stati in grado di individuare nelle Occupazioni e Autogestioni una concreta risposta.
Perché a differenza dei nostri nemici burocrati abbiamo, forza coraggio e siamo giovani.
Perché la “Buona Scuola” caro presidente Renzi sono, per fare un esempio, quei 400 studenti che al Manzoni hanno deciso di mangiare, dormire, studiare, pulire, formarsi e soprattutto lottare per una scuola, un futuro e un mondo migliore.
Sono tutti quegli studenti che non rimangono indifferenti, che si auto-organizzano, che vogliono essere protagonisti e partecipare. Sono tutti quegli studenti che Occuperanno e Autogestiranno nella primavera che verrà.
La buona scuola siamo noi!
Occupa & Autogestisci
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