Studenti – Giornata d’azioni contro l’alternanza scuola-lavoro

Azioni a McDonald’s, Zara e Poste Italiane.

A poco più di un mese dal bel corteo del 13 Ottobre gli studenti tornano a farsi sentire con una serie di azioni contro l’alternanza scuola-lavoro.

Nel corso della mattinata è stato sanzionato il McDonald’s di Porta Romana. Occupato poi Zara in Corso Buenos Aires. Si tratta di due aziende grandi utilizzatrici della manodopera studentesca messa a disposizione con l’alternanza scuola-lavoro. I dipendenti di ZARA a Istanbul hanno recentemente protestato mettendo etichette nei vestiti in quanto lavoratori non pagati.

I cortei di un mese fa con una partecipazione al di sopra delle aspettative erano riusciti in qualche modo a squarciare il velo di silenzio e ipocrisia sull’alternanza scuola-lavoro. Tant’è vero che la reazione, soprattutto da parte dei giornali di destra, era stata piuttosto indispettita con Libero che aveva parlato di “studenti che non avevano voglia di lavorare” dimenticando però che lavorare significa anche essere retribuiti per la propria prestazione… Cosa che non sempre capita nel nuovo mondo dell’alternanza.

Che il lavoro gratuito e “volontario” sarebbe stata una piaga che si sarebbe lentamente diffusa lo si era già capito due anni e mezzo fa con Expo un discreto numero di servizi e strutture era stato garantito dal lavoro gratuito prestato da decine di volontari. Il tutto ovviamente spacciato come “grande opportunità che fa sicuramente curriculum!”. Da lì l’esigenza del mondo studentesco di prendere parola con la campagna “Non lavoro gratis per Expo”.

Dal 2015 la situazione è sicuramente peggiorata e il lavoro “volontario” è stato in qualche modo istituzionalizzato.

Da qui le azioni degli studenti nei confronti di Assolombarda [1 / 2] e la pubblicazione di un dettagliato dossier sulle aziende maggiori fruitrici dell’alternanza scuola-lavoro.

Il tema continua ad essere caldo e noi continueremo a seguirlo.

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