Incontro degli educatori di comunità – Strutturiamo la lotta!
Cos’è una notte passiva? Chi lavora in una struttura residenziale, come, ad esempio, una comunità per minori o per tossicodipendenti, lo sa purtroppo molto bene.
Una notte passiva è una notte che solitamente dura 8 ore (dalle 22 alle 6) ed è una notte trascorsa sul posto di lavoro che però non viene conteggiata nel monte ore settimanale e che viene pagata con un forfait; il contratto delle cooperative sociali stabilisce la cifra lorda in euro cinque virgola sedici, sì, avete letto bene!
Al di là del dato economico da “sfruttamento cinese” , ci troviamo di fronte ad un escamotage che permette agli enti che gestiscono i servizi (cooperative sociali, fondazioni, onlus di varia natura ecc..) di far lavorare una persona anche fino a 54 ore la settimana retribuendone però 38, le 16 ore in più sono le due notti che chi lavora in questi servizi si trova a dover svendere dietro il pagamento di forfait a dir poco ridicoli, con la scusa che “tanto di notte l’educatore dorme”.
Il lavoro si paga e lavoro, per la legge, è “tutto il tempo in cui il lavoratore è a disposizione dell’azienda nell’esercizio delle sue funzioni” (D.lgs. 66/03). Il lavoro notturno poi dovrebbe essere pagato ancora di più, ma questa purtroppo è la prassi nelle strutture residenziali. Tutto ovviamente su mandato e con il beneplacito dei comuni, delle istituzioni e, ahinoi, dei sindacati che hanno sottoscritto i contratti che prevedono questo schifo.
Il lavoro di comunità è fatto anche di educatori che devono cucinare ogni giorno, a pranzo e cena, per tutti gli ospiti della struttura in barba a qualsiasi norma di sicurezza e di igiene, di educatori che fanno le pulizie, di educatori factotum che si trovano a mandare avanti, spesso soli in turno e con pochissime compresenze, strutture che ospitano in media una decina di persone.
La CGIL di Milano tuttavia sta cercando di affrontare il problema e di invertire la rotta su queste ed altre questioni spinose riguardanti il lavoro sociale; si sta cercando di costruire un coordinamento di educatrici ed educatori che lavorano per svariati enti sparsi sul territorio cittadino e in provincia per cominciare a sindacalizzare i luoghi di lavoro (oggi siamo praticamente al grado zero da questo punto di vista) ed iniziare un percorso di iniziative e di vertenze che speriamo siano il più allargate e partecipate possibile, per provare a scardinare un sistema dei servizi che stritola chi ci lavora e spesso finisce anche per negare diritti ai cittadini/utenti che dovrebbero beneficiarne, tutto in nome del risparmio per gli enti pubblici.
Ci incontreremo lunedì 4 dicembre alle 17.30 in Camera del Lavoro, Corso di Porta Vittoria 43, nella sala riunioni della Funzione Pubblica per una riunione a tema (o focus group se vi piace di più) sul lavoro educativo in comunità e nelle strutture residenziali, speriamo di vedervi numerosi e incazzati!
Daniele Grassini – RSA FP Cgil della Casa del Giovane di Milano (comunità per MSNA)
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Le notti passive esistono solo nella mente del datore di lavoro.Se un lavoratore è a disposizione dell’azienda deve essere pagato comunque. Io le notti passive le faccio solo con mia moglie!
Le notti passive non esistono sono illegali.
Credo che chi il lavoro notturno abbia delle responsabilità.. Altrimenti la figura nn serve…per cu va retribuito equamente altrimenti si resta a casa a dormire
Il pensionamento anticipato????
Ma non fatemi ridere , firmo purché ritengo alcune ragioni più che valide, ma altre sono fuori dal mondo.
Mi confronto anche io con la notte passiva. Sembra che dal CCNL e legale…
Sono anni che si dice che la notte passiva è illegale, ma di fatto il CCNL lo prevede…
E non sembra ci sia interesse a modificare una norma che obbligherebbe lo Stato a finanziare di più il settore sociale, nè d’altra parte educatori che in massa vadano a denunciare cooperative onlus ed enti di beneficienza, suonerebbe un po’ come “sparare contro la croce rossa”… Il risultato è una stasi totale…
Ma organizzare uno sciopero di massa degli educatori? Non se ne può più con ste notti passive e sono sicuro che in tantissimi aderirebbero.
Organizziamo una campagna contro le notti passive? Noi a Torino ci stiamo pensando
Mi unisco volentieri a questa campagna.
Le notti vanno pagate.
A me danno 3 euro ora senza contratto ,senza giorni di riposo e se per caso sto male cavoli miei non mi riconoscono niente