Comunicato per gli arrestati della Val Susa dal Congresso Internazionale “Ziviler Ungehorsam und kollektiver Regelverstoß” (Dresda 2012)
“Messaggio dal Congresso Internazionale” ‘La disobbedienza civile e la violazione del controllo collettivo’ e dall’Interventionistische Linken (Dresda, 28 Gennaio 2012)
Solidarietà agli arrestati in Italia e alla lotta contro la costruzione della TAV in Val Susa!
Giovedì 26 Gennaio 2012 si è svolta un’azione massiccia di repressione per mano dello Stato contro il movimento No Tav in Italia.
In diverse città italiane ci sono stati 26 arresti, 11 denunce e numerose perquisizioni per le proteste della scorsa estate contro l’alta velocità Lione – Torino.
In particolare, parliamo delle manifestazioni in Val Susa del 3 luglio 2011, per le quali furono mobilitate circa 1200 forze dell’ordine tra carabinbieri, polizia, guardia di finanza, corpi speciali.
Sono anni che il forte e massiccio movimento No Tav lotta contro la costruzione dell’opera. Gli animi si sono riaccesi infatti proprio la scorsa estate quando sono riniziati i lavori.
In quell’occasione, come in tutte le altre, si mobilitarono tutti i comitati di lotta della valle e migliaia di cittadini italiani da tutte le città.
Questa mobilitazione, che, tra le altre cose riesce ad unire diverse anime della sinistra italiana, ha mostrato i denti.
L’ Italia è nel bel mezzo della Crisi. Per il nuovo governo tecnico della pacificazione sociale, la costruzione della Tav rappresenta un importante nodo nel lavoro da svolgere.
Dietro la lotta No Tav si nasconde un problema che non è solo italiano.
L’unione Europea continuerà a finanziare l’opera, poiché è occasione di guadagno e spinta per il mercato del continente.
La battaglia della Val Susa è una lotta della società civile intera per l’ambiente e per la democrazia diretta in sostegno della volontà popolare, principi che questo governo, come mostra la repressione di questi giorni e non solo, sta contrastando.
Solidarietà alla lotta No Tav, perché è anche la nostra lotta.
Ora più che mai vogliamo unire tutte le nostre battaglie ed esperienze.
Ci opponiamo alle soluzioni che i governi stanno attuando per spegnere la crisi e l’escalation sociale che stanno causando.
Chiediamo la liberazione per gli arrestati del 26 gennaio 2012!
Solidarietà con i compagni e le compagne, con gli attivisti, con gli abitanti della Val Susa e con tutte le persone che si stanno muovendo contro la Tav.
Noi la Crisi non la paghiamo!
Comunicato in tedesco.
“Grußwort vom internationalen Kongress ‘Ziviler Ungehorsam und kollektiver Regelverstoß’ (Dresden 28.Januar 2012) und der interventionistischen Linken (Deutschland)
Solidarität mit den politischen Gefangenen in Italien und den Kampf gegen den Ausbau der TAV Strecke im Val di Susa!
Am Donnerstag, den 26.Januar 2012 gab es einen massiven, staatlichen Repressionsangriff gegen die NoTAV Bewegung in Italien. In zahlreichen italienischen Städten gab es 26 Festnahmen, 11 weiteren Strafanzeigen sowie weitere Hausdurchsuchungen aufgrund der Proteste gegen die geplante Schnellzugstrecke TAV Lyon – Turin letzten Sommer. Im konkreten geht es um die Auseinandersetzungen an der Baustelle in Val di Susa am 3. Juli 2011, bei der angeblich 200 Polizisten verletzt wurden.
Die große, massenhafte NoTav Bewegung kämpft seit Jahren gegen den Ausbau der Schnellzugstrecke im norditalienischen Tal ‘Val di Susa’. Im vergangenen Sommer spitzten sich die Konflikte durch den Versuch des weiteren Ausbaus zu. Massenhaft mobilisierten die Komitees vor Ort und in den verschiedenen Städten Italiens zu vielfältigen Aktionen zivilen Ungehorsams in dem Tal. Diese Bewegung, in der auch die verschiedenen Fragmentierungen linker Coleur zusammen fanden zeigte dem Staat ihre Zähne.
Italien steckt tief in der Krise. Für die neue technische Übergangsregieurng der Einheit stellt der Ausbau der NoTav Strecke eines der entscheidenden Punkte in ihrem Aufbauprogramm dar.
In dem Kampf gegen den Ausbau der Tavstrecke verdichtet sich eine Krise, die demnach nicht ‘nur’ italienischen Charakter hat. Die Europäische Union wird hier weiter finanzielle Unterstützung leisten, da es ein lukratives, wirtschftliches Projekt für den europäischen Binnenmarkt darstellt.
Die Kämpfe in der Val di Susa sind zivilgesellschaftliche Kämpfe um Lebensraum und basisdekomratische Entscheidungsfindung, die den herrschenden Interessen – wie die Repression zeigt – diametral entgegenstehen. Wir solidarisieren uns mit der Bewegung NoTav, weil ihr Kampf auch der Unsere ist. In dieser Krise wollen wir unsere verschiedenen Kämpfe, Erfahrungen vor allem aber unsere Solidarität zusammenbringen und bündeln! Wir sind gegen die europäische Krisenregulierung und ihre sozialen Zuspitzungen und fordern Freiheit für die politischen Gefangenen vom 26.Januar 2012 in Italien!
Solidarität mit den GenossInnen, AktivistInnen und der Bewegung NoTav!
Wir zahlen nicht für eure Krise!
:Noi non paghiamo per la vostra crisi:”
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