Editoria, dichiarato lo sciopero in Feltrinelli

Il 3 marzo dichiarate 8 ore di sciopero.

Ci eravamo lasciati a metà dicembre 2024 con la dichiarazione di stato d’agitazione per i 1.200 lavoratori del gruppo Feltrinelli nel quadro dello stallo nel rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale.
Sono passati più di due mesi con nuovi incontri tra azienda e sindacati, ma sembra che l’impasse non si sia sbloccata.
E’ quindi del 3 marzo la notizia della dichiarazione di 8 ore di sciopero su tutto il territorio nazionale da parte di CGIL-CISL-UIL.

I grandi oggetti del contendere di questa lunga trattativa sono in sostanza tre:
-l’abolizione del salario d’ingresso (ovvero il trattamento salariale più basso per i neoassunti sia a tempo determinato che indeterminato).
-l’aumento sostanzioso e in tempi congrui del buono pasto che è stato fermo per moltissimo tempo a fronte dell’impetuoso aumento dei prezzi degli ultimi anni.
-il premio di risultato con dei parametri poco chiari.

Se sul primo punto sembrano essere stati fatti dei passi avanti, sugli altri due c’è ancora una situazione bloccata.

I sindacati infatti scrivono:

“A fronte di una disponibilità solo formale al dialogo, l’azienda continua a non offrire soluzioni concrete sui temi fondamentali della trattativa. Nonostante le nostre ripetute richieste, non sono stati fatti passi avanti su questioni essenziali per le lavoratrici e i lavoratori. Per i buoni pasto, l’incremento, dilazionato in tre anni, è del tutto insufficiente rispetto all’aumento del costo della vita e penalizzante per il personale. Il premio di risultato resta poco chiaro e non adeguatamente calibrato sull’impegno reale dei lavoratori”.

Le rappresentanze dei lavoratori ricordano inoltre che:

“Nel 2025 Feltrinelli celebra il suo 70° anniversario, ma questa ricorrenza rischia di essere solo un’operazione di facciata se l’azienda continua a ignorare i diritti e le richieste di chi, ogni giorno, ne garantisce il funzionamento con il proprio lavoro. Non si può festeggiare la propria storia dimenticando chi la rende possibile”.

Da qui dunque la scelta di scioperare nel mese di marzo.
Va segnalato che Feltrinelli non è l’unico grande gruppo in cui è in corso una vertenza relativa al contratto interno. In mobilitazione ci sono anche Ikea, McDonald’s, Decathlon e altre aziende.

Continueremo a seguire la vicenda con attenzione.

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