Quella volta che i Clash suonarono gratis a Bologna

Il giugno del 1980 viene ricordato per due concerti entrati nella leggenda. Quello gratuito dei Clash in piazza Maggiore a Bologna che apre il mese e quello dei 100.000 a San Siro per Bob Marley che lo chiude. In qualche modo è anche la fine di un epoca. Proprio quel  27 giugno precipita a Ustica il DC9 dell’Itavia portandosi dietro 81 persone. Da lì a poco più di un mese ci sarà la Strage alla Stazione di Bologna coi suoi 85 morti. A 40 anni da quell’evento un piccolo racconto da chi, partito da Rozzano, lo visse in prima persona.

Voglio dire la mia su questo evento, senza la pretesa di raccontare la verità, ma solo per dire come ho vissuto la presenza al concerto.

Quando venimmo a sapere che il concerto era gratuito, e non poteva essere altrimenti poiché gli organizzatori sapevano che se fosse stato a pagamento ci sarebbe stata una settimana di guerriglia, non ci pensammo un attimo a partire.

Certo, per noi impegnati politicamente nel movimento, il fatto che organizzasse il PCI bolognese, con tutto ciò che avevano fatto in città dal ’77 in poi, ci fece venire qualche dubbio. Del resto ne sapevamo bene qualcosa anche noi a Rozzano dove il nostro circolo del proletariato giovanile veniva continuamente preso di mira dal Partito Comunista chiudendoci sempre qualunque spazio.

Di fronte alla scelta se andare a sentire i Clash (che noi avevamo già visto tre o quattro volte) per capire come erano cambiati rispetto agli album precedenti e andare solo per fare numero alla campagna elettorale del PCI e magari dargli visibilità facendo bordello, abbiamo scelto la prima.

Alla fine partimmo. Quelli che volevano contestare il concerto, tra loro alcuni milanesi che conoscevamo bene, non lo facevano tanto per il PCI ma perché consideravano il nuovo corso musicale un tradimento. Preferivano la solita band che si accaniva su chitarre e batterie. Invece a mio parere Joe Strummer era cresciuto sia musicalmente che politicamente e lo ha dimostrato in seguito fino alla sua morte.

Per poi dirla tutta quelli che alla fine rimasero scornati furono proprio quelli del PCI, perché i Clash avevano la sorpresa del telone nero con la stella rossa a cinque punte come sfondo del palco e per loro fu un colpo basso.

Un compagno milanese

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