Rigettata la richiesta di sorveglianza speciale per Luisi Caria

LA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE NON È UN CRIMINE!

Apprendiamo come oggi il tribunale di Cagliari si sia pronunciato sulla richiesta di sorveglianza speciale per Pierluigi (Luisi) Caria, combattente internazionalista e membro della Rete Kurdistan Sardegna, rigettandola.

Si tratta della fine di un iter cominciato quasi un anno fa quando Luisi e altri internazionalisti sardi erano stati indagati dalle questure di Cagliari e Nuoro per Terrorismo per aver partecipato o promosso la rivoluzione dei popoli della Siria del nord e la guerra contro i tagliagole dell’ISIS.

Il procedimento si era tramutato nella richiesta di sorveglianza speciale volendo dimostrare la pericolosità sociale di Luisi nel suo lottare non solo per il popolo kurdo, ma anche per la sua attività politica in Sardegna.

Dopo mesi di udienze finalmente il pronunciamento dei giudici, i quali hanno fanno scoppiare la bolla di sapone costruita dalla questura di Nuoro. Stare al fianco dei popoli in lotta per la loro autodeterminazione non è reato, che siano i pastori o che sia la partecipazione alla rivoluzione dei popoli della Siria del Nord.

Cun Luisi fintzas a sa vitoria!

Rete Kurdistan Sardegna

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