Solidali con chi resiste – Comunicato Rete Kurdistan Sardegna

Al termine di questo intenso fine settimana sarebbe superfluo riepilogare la cronaca di quanto accaduto, già ampiamente riportata dagli organi di stampa locali e dalle tante dichiarazioni di solidarietà dei movimenti sardi, collettivi, giuristi democratici, intellettuali, partiti, sindacati di base e singoli cittadini.
L’infamante insinuazione di terrorismo proprio verso chi il terrorismo l’ha combattuto e lo combatte, si è propagata anche a tutti i singoli soci e amici che da anni si impegnano nella tutela dei diritti umani e nella solidarietà con il popolo kurdo.
Siamo sgomenti per l’assurdità delle motivazioni delle indagini che la mattina del 15 settembre scorso hanno portato alle perquisizioni personali e domiciliari di Antonello Pabis e Luisi Caria, due persone che non hanno mai fatto mistero delle loro posizioni e azioni politiche.
Temiamo che l’intera vicenda possa dare adito all’ennesima interpretazione fuorviante della realtà.
La lotta dei kurdi nel Rojava arriva fino ai principali organi di stampa in maniera attutita e incompleta, tuttavia, anche se ciò che trapela è una flebile eco, risulta adamantino e tutt’altro che fraintendibile che le Unità di Protezione popolare kurde rappresentino le forze che effettivamente hanno contrastato la presenza dello Stato Islamico nei territori della Siria del Nord. Quello stato islamico che ci ha terrorizzato con le immagini terrificanti dei suoi tagliagole di fronte alle spiagge del Mediterraneo, nei teatri di Parigi e per le strade di Bruxelles. La stessa organizzazione che ha fatto tornare la minaccia del terrorismo in cima alla lista delle nostre paure. Le parole e i fatti in questa vicenda devono avere una logica: chiunque sia solidale con il popolo kurdo che combatte strenuamente quella minaccia e che quell’orrore lo vive quotidianamente in casa propria, come può essere considerato un terrorista?
Antonello Pabis non è un terrorista, è presidente dell’Associazione Sarda Contro l’Emarginazione, ha dedicato tutta la sua vita all’impegno umanitario e alla difesa dei più deboli, contro ogni angheria e contro ogni causa di emarginazione e discriminazione sociale.
Luisi Caria è un indipendentista sardo, un generoso militante internazionalista che non ha mai nascosto il suo appoggio alla lotta di autodeterminazione del popolo kurdo. La sua presunta adesione all’International Freedom Batallion (composto da volontari internazionali che combattono accanto ai kurdi) non lo renderebbe un terrorista e neanche un foreign fighter, l’ennesimo termine fuorviante che abbiamo visto comparire questi giorni sui principali organi di stampa e che sappiamo essere foriero di tutt’altra letteratura.
Chi scrive dovrebbe avere la responsabilità delle parole, chi indaga la responsabilità di accertarsi dei fatti.
Auspichiamo la rapida e positiva conclusione delle indagini.

Rete Kurdistan Sardegna, Associazione Sarda Contro l’Emarginazione, USB Sardegna Cagliari Social Forum, Caminera Noa, A Foras, Laboratorio Politico Sa Domu, CUA (Collettivo Universitario Autonomo), RUAS (Rete Unitaria Antifascista Sulcis Iglesiente), MLC  (Movimento Lotta per la Casa), Su Tzirculu, Associazione Madiba, Associazione Chentu Conca, Occupazione Popolare il Paguro, Kumone Otzastra Sarrabus, Collettivo Furia Rossa – Oristano, PCL (Partito Comunista dei Lavoratori), Presidio Piazzale Trento, Associazione Tramas de Libertade, Associazione Internazionale delle Filosofe, Il Manifesto Sardo, Associazione Sarda per l’Attuazione della Riforma Psichiatrica, Zenti Arrubia – Bologna, (Colletivu Sardu de Disterraus Sardus), Mensa Occupata Napoli, Rete Kurdistan Roma, Csoa La Strada – Roma, Liberu Casa del Popolo Bosa, ARCI La Gabbianella Fortunata, Assemblea Permanente Contro il Carcere e la Repressione – Udine, Ex Caserma Liberata – Bari, Rete Jin, Jineolojî Italia, Banduleras-Atòbia Feminista, Collettivo Exit – Barletta, YaBasta Bologna, Làbas – Bologna, Cs TPO – Bologna, LOA Acrobax project – Roma, Sinistra Anticapitalista, Sinistra Indipendentista Sarda – Movimento Anticapitalista, Laboratorio Metropolitano di Cultura Indipendente – Roma, C.s.o.a. Officina 99, L.O. Ska – Napoli ,Casa delle Donne – Milano, Iniziativa Libertaria – Pordenone, Kurdistan Solidarity Campaign – UK, Comunidade – Gavoi, Casa del Popolo Carbonia, Assotziu Turritania Librid, Sapienza Clandestina – Roma, Progetto Degage – Roma, Milanoinmovimento, Csoa Lambretta – Milano, Casc Lambrate – Milano, Black Panthers F.C, Armata Pirata 161 – Milano, ZAM Zona Autonoma Milano, Lume – Milano, Zip – Milano Rete studenti Milano, DegenerAzione – Milano, CISDA Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane, Rete editoriale Elementi Kairos, Nodo Solidale (in aggiornamento)

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