Spagna: la cavalcata del ‘comune’- Intervista ad Ada Colau

Manca poco meno di una settimana alle politiche in Spagna, le seconde in 6 mesi, dopo che i risultati delle urne precedenti hanno portato il paese alla paralisi.  Elezioni dove, secondo i sondaggi, Podemos si appresta a superare il PSOE, lo storico partito socialista, e diventare la principale forza di opposizione.

L’11 Giugno scorso si è svolto il primo meeting elettorale di “En comu podem”, la coalizione catalana dove Podemos si integra assieme a Izquierda Unida, e dove, a fare da traino, c’è “Barcelona en comu”, lo schieramento che ha portato nella seconda città della Spagna la prima donna sindaco della sua storia, Ada Colau.

La piazza dell’Arco di Trionfo di Barcellona era impressionantemente gremita, e dal palco i membri della coalizione, fra cui la stessa Colau e Pablo Iglesias, oltre a lanciare definitivamente la loro sfida al Partito Popolare, da cui ormai sono distaccati solo di pochi punti percentuali, hanno ribadito le loro posizioni radicali su temi come la partecipazione dei cittadini, la lotta alla corruzione, l’accoglienza dei migranti, il sostegno alle fasce più deboli.

Secondo i sondaggi, “En comu podem”  non solo è il primo partito della provincia  di Barcellona,  ma distacca tutti gli altri partiti, dai tradizionali PSOE e PP ai più recenti Ciudadanos, di almeno 15 punti percentuali; ed in Catalonia, i suoi consensi eguagliano quelli attribuibili ai movimenti indipendentisti.

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Il motore di tutto questo è senza dubbio lei, Ada Colau. Con un passato recentissimo di intensa militanza nei movimenti sociali, creatrice di una piattaforma, la PAH, che ha portato a lottare centinaia di migliaia di sfrattati dalle banche per ipoteca e ad una legge di iniziativa popolare sostenuta da più di un milione di firma, sta dimostrando, e lo ha ribadito dal palco, che sfidare le austerity e governare mettendo al centro le persone e i loro diritti, è possibile.

Ada Colau e la sua schiera rappresentano il cambio possibile per la Spagna.

Il Guardian in un lungo articolo a lei dedicato l’ha definita la sindaca più radicale d’Europa, il suo volto campeggia, assieme a quello di Pablo Iglesias nei cartelloni della campagna elettorale, anche se lei come tutta “Barcelona en comu”, sottolineano che sono due esperienze alleate, ma diverse, soprattutto nello stile.

Da poco ha celebrato un anno di amministrazione, durante la quale gli investimenti fatti sulle politiche sociali sono stati i più alti della sua storia. Per capire almeno in parte in che modo, non senza difficoltà, Ada Colau e “Barcelona en comu” stanno portando avanti il loro progetto, vi proponiamo questa intervista realizzata pochi mesi fa nel suo ufficio, al comune di Barcellona.

Serena Tarabini

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