Comunicato dal Manzoni occupato – “Nessuno delegittimi la nostra protesta”

Nemmeno a dirlo, la prima giornata di occupazione ha avuto un successo a dir poco grandioso. La stragrande maggioranza degli studenti, dopo aver sostenuto con entusiasmo l’inizio di quest’esperienza, ha preso parte ai numerosi gruppi di dibattito e informazione alternativa, e ha soprattutto contribuito attivamente alla gestione degli ambienti del pian terreno in totale autonomia. La risposta degli studenti, quindi, è stata unitaria e decisa: come scuola ci riconosciamo pienamente nei motivi di questa protesta, che ha avuto inizio mesi fa e di cui l’occupazione non segna per niente l’apice, ma solo una delle numerose fasi.

Prendiamo atto dei tentativi di delegittimazione che vengono perpetrati nei nostri confronti, e rispondiamo con le stesse motivazioni date all’inizio dell’occupazione: questo non vuole essere un momento di dissenso come tutti gli altri, banali e di accomodamento, portati avanti in maniera debole e sterile in modo da costituire più un contentino per chi li conduce che un motivo d’attenzione per coloro ai quali sono rivolti. Non lasceremo che la nostra azione, che è in tutto e per tutto un’azione politica, venga offuscata da quelle che sono credenze comuni e stereotipi che puntualmente vengono ripresi per far passare in secondo piano i veri e concreti motivi di tutte le lotte. Non l’abbiamo permesso negli altri casi, tantomeno lo permetteremo in questo, e confermiamo con decisione che non ci tireremo indietro di fronte ad atti intimidatori e denigratori che mirano chiaramente a demolire la base della nostra occupazione.

Come scuola abbiamo dato inizio a questa protesta, e come scuola la concluderemo: per questo è dovere di tutti gli studenti che hanno sostenuto e sostengono l’occupazione di prendervi parte nuovamente per tutta la sua durata, e non lasciare che ingerenze esterne, di qualsiasi tipo, compromettano la loro visione di un’esperienza cruciale della vita loro e della loro scuola. Se realmente crediamo nei motivi che ci hanno spinto fino a questo punto, continuiamo a sostenerli come prima e più di prima, e rendiamoci i soli padroni della nostra protesta, della nostra scuola, del nostro futuro.

Gli studenti del Liceo Manzoni Occupato.

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