La Lega inizia la campagna elettorale a Milano partendo da Torchiera
Com’è che diceva un celebre filosofo? Ah sì, l’eterno ritorno dell’uguale.
Ecco, quando si parla dell’attività politica della destra a Milano siamo di fronte alla ripetizione pedissequa, stantia e senza alcuna fantasia degli stessi schemi ormai vecchi di 40 anni in barba a una metropoli in costante e continuo cambiamento.
Non bastasse De Corato che ogni settimana ci propina la stessa identica copia del solito comunicato stampa contro le prepotenze dei centri sociali, sempre uguale dai tempi in cui il nostro militava nel Movimento Sociale Italiano di Almirante…
Non bastasse il ricordo ormai sbiadito di Piergianni Prosperini, nel frattempo seppellito dalle inchieste giudiziarie.
Non bastasse la memoria dell’intera campagna elettorale del leghista Formentini (un progressista rispetto all’attuale leadership leghista) del 1993 basata sullo sgombero del Leoncavallo (e a più di 25 anni dai fatti Formantini è dimenticato, mentre il Leo esiste ancora).
Non bastasse la reazione scomposta alla manifestazione antifascista dell’11 marzo 2006 contro il corteo fascista della Fiamma Tricolore.
Non bastasse il tentativo di visita dell’allora candidato governatore Fontana (ora impegnato con ben altri problemi…) nei pressi del Lambretta nel gennaio 2018.
Ecco, non bastasse tutto questo, domani la Lega inizierà in grande stile la sua campagna elettorale per le comunali del 2021, cavalcando una tematica fresca e innovativa, adatta ai tempi tragici e tremendi che stiamo vivendo ovvero…la lotta agli abusivi dei centri sociali!
Un vecchio anthem della destra più o meno estrema meneghina, insieme ai campi rom, agli immigrati, ai drogati e altre amenità simili che turbano i sonni tranquilli di una parte della cittadinanza almeno dagli anni ’70.
La Lega, invischiata fino al collo nel disastro lombardo della gestione dell’emergenza Covid-19, cerca di alzare una bella cortina fumogena utilizzando la solita arma di distrazione di massa e per domani alle 11.00 ha indetto un presidio nel piazzale del Cimitero Maggiore, proprio di fronte a Torchiera.
Gli scenari possibili sono due:
- Cercare la contestazione per poi fare vittimismo e sollevare il caso politico;
- Presentare al presidio i ragazzotti di Lealtà Azione per “fare brutto a queste quattro zecche”.
A noi poco importa quale sarà lo scenario.
La cosa importante è che le compagne e i compagni di Cascina Torchiera hanno indetto un presidio per domani alle 10.00 dal titolo suggestivo: “49 milioni di ragioni per difendere 27 anni di autogestione”.
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