Milano, tagli al sociale: la mobilitazione degli operatori

1001493_10201458649453316_875872158_nPochi giorni fa il Comune di Milano aveva annunciato un pesante ridimensionamento dei Centri Diurni per i Minori e dei servizi di Assistenza a Domicilio (ADM, ADH) nel quadro di previsti tagli per parecchie decine di milioni di euro ai settori degli anziani, dell’immigrazione e dei minori in difficoltà. Il 27 Giugno si è svolto in Largo Treves davanti al Settore servizi sociali un presidio di operatori sociali allo scopo di contestare le politiche di tagli al sociale che stanno coinvolgendo anche il Comune di Milano.
Facciamo un po’ di domande a Fabrizio, uno degli animatori della mobilitazione.

Per prima cosa, com’è andato il presidio?

Credo che il presidio sia andato bene per diversi motivi: in primo luogo per la risposta che siamo riusciti a dare come “rete”, anche se siamo ancora all’inizio del nostro percorso, in secondo luogo perché la nostra azione insieme a quella più istituzionale delle cooperative riunite nel tavolo “Ambaradan” hanno costretto l’assessore Majorino ad un parziale cambio di rotta.

E’ vero che, a poche ore dalla mobilitazione, l’Assessore Majorino ha fatto una parziale marcia indietro rispetto ai tagli previsti?

Verissimo. La notizia ci è arrivata verso le 17 di mercoledì (il giorno prima del presidio), i referenti delle diverse cooperative ci comunicavano che Majorino aveva annunciato la revoca dei tagli e alcuni chiedevano di rinunciare al presidio. Nonostante questa notizia, la cui tempistica è quanto meno sospetta, abbiamo deciso di mantenere il presidio per verificare concretamente il passo indietro dell’assessore e farlo esporre pubblicamente. Ad oggi (lunedì) sembra che i tagli siano parzialmente rientrati e che i centri diurni possano rimanere aperti 4/5 giorni a settimana, ma ci saranno delle ulteriori valutazioni sui singoli casi e questa garanzia dovrebbe durare fino a fine Dicembre. Dopodichè mistero…

Come nasce e si sviluppa la mobilitazione?
Iniziamo a scambiarci un po’ di telefonate a metà Giugno quando cominciano ad arrivare le prime mail e le prime comunicazioni da parte dei servizi sociali dei tagli che sarebbero dovuti partire il 1 Luglio. Giovedì 20 Giugno è convocata la prima assemblea dai colleghi della cooperativa “Tempo per l’infanzia” che lancia il presidio in Largo Treves ed un’altra assemblea pubblica per preparare la mobilitazione. Il tutto nasce per avere chiarezza rispetto a quanto sta succedendo, visto che il Comune in questa fase comunica in via informale e poco trasparente. Lo stesso assessore Majorino negava l’esistenza dei tagli fino ad una decina di giorni fa, per poi ammetterli lunedì scorso di fronte al tavolo del Terzo Settore. Queste assemblee sono molto partecipate e ci sono persone che lavorano in diverse cooperative tutte interessate alla questione dei tagli: ai precari non stanno venendo rinnovati i contratti e per le persone che hanno un contratto a tempo indeterminato vi è una contrazione del monte ore. Questo dimostra, ancora una volta, su chi è scaricato il peso della crisi: da una parte sui nostri utenti, dall’altra sui lavoratori e sulle lavoratrici del sociale.

Ormai il “non ci sono soldi” è la scusa ufficiale per tagliare qualsiasi cosa. Ma qui in città, mentre si colpisce duramente la spesa sociale, si finanzia l’Expo del 2015. Che ne pensi?

Totalmente d’accordo. In questi giorni il discorso sull’Expo sta venendo fuori molte volte, anche perché il Comune quest’anno stanzierà svariati milioni per questo progetto-vetrina. La frase “non ci sono soldi” viene sempre tirata fuori per coprire una volontà politica che si intende muovere in altra direzione.

Com’erano strutturati i tagli previsti dal Comune di Milano?
Su questo c’è molta confusione, l’unica cosa certa che sapevamo è che l’entità dei tagli sui servizi sociali si aggirava intorno ai 20 milioni di euro, questa era la proposta che la Giunta avrebbe portato in Consiglio Comunale a Settembre ovvero quando dovrà essere approvato il bilancio.

Come si è evoluta la situazione?
In questo momento Majorino dice che non ci saranno più i tagli, ma ci ha proposto un incontro venerdì prossimo in cui chiederemo di chiarirci la situazione e vorremmo anche capire che idea ha questa Giunta del futuro di questa città che per noi sono i minori e le persone in difficoltà.

Quali saranno i prossimi passi?
Questa sera (lunedì) faremo un’assemblea presso la cooperativa “Tempo per l’infanzia” di valutazione del presidio e in preparazione all’incontro con l’assessore di venerdì prossimo. Sicuramente l’obiettivo è quello di far crescere questa rete per permettere agli operatori sociali di uscire dall’ombra e poter far valere i propri diritti insieme alle migliaia di persone con cui lavorano tutti i giorni.

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