Occupati gli uffici di Rozzano di Leroy Merlin contro licenziamenti e sfruttamento
A due giorni dal Primo Maggio, sempre in tema di lotta allo sfruttamento e alla precarietà, una trentina di lavoratori di Leroy Merlin ha occupato la sede dell’azienda a Rozzano protestando contro il licenziamento di tre operai e contro le condizioni di lavoro nel polo logistico di Castel San Giovanni. L’azienda si è data disponibile a intavolare una discussione coi lavoratori che hanno deciso a quel punto di liberare i locali della sede.
Qui il comunicato della USB sull’occupazione:
USB Occupa Sede Leroy Merlin, multinazionale dello sfruttamento.
L’azienda chiama le forza dell’ordine ma mentre scriviamo è in corso l’incontro.
Milano –
Da stamattina i lavoratori della logistica di USB stanno occupando la sede di Leroy Merlin a Rozzano, nell’hinterland di Milano. L’occupazione della sede di Rozzano di quella che più volte abbiamo definito una delle multinazionali dello sfruttamento nasce contro il licenziamento di tre operai iscritti alla Usb e le condizioni di lavoro da caporalato operate nel polo logistico di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza.
I lavoratori vogliono un incontro con i vertici dell’azienda (che è appena iniziato n.d.r.) e chiedono il reintegro dei lavoratori licenziati, oltreché condizioni di lavoro dignitose.
In tutta risposta l’azienda ha chiamato le forze dell’ordine.
La protesta non si ferma. Reintegro subito!
Continua l'occupazione della sede di Leroy Merlin per il reintegro dei tre lavoratori iscritti USB, per il riconoscimento dei diritti sindacali, contro il caporalato ed ogni forma di sfruttamento.#SCHIAVIMAI
Gepostet von USB Logistica am Donnerstag, 3. Mai 2018
Tag:
condizioni di lavoro facchini leroy merlin licenziamento operai reintegro sfruttamento