Milano – Il Primo Maggio che non ti aspetti

Migliaia di persone in piazza per il corteo milanese.

A Milano il Primo Maggio 2018 inizia abbastanza presto.
Inizia con un’azione che sigilla alcuni dei bastioni della precarietà e dell’instabilità lavorativa di questi ultimi anni: Amazon, Manpower e Ranstadt.
Si prosegue poi con un’azione degli studenti contro McDonald’s. In un’annata fortemente caratterizzata dell’opposizione contro l’Alternanza Scuola-Lavoro con i cortei e le azioni di questo Autunno il blitz contro la multinazionale fast food americana è solo l’ultimo passaggio dei tanti messi in campo in questi mesi dal mondo studentesco.
Ci si sposta poi a Milano Sud con un presidio davanti al supermercato Carrefour di Via Famagosta accusato di aver licenziato un dipendente per motivi politici.

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Nel pomeriggio invece un nutrito corteo si muove da Stazione Centrale attraversando la parte Nord-Est della città.
La composizione della manifestazione è estremamente variegata ed eterogenea.
Si va dai riders protagonisti delle lotte di questo ultimo anno e mezzo contro giganti della gig economy come Deliveroo e Foodora agli insegnanti precari, dagli studenti vittime dell’Alternanza scuola-lavoro ai giovani precari ai lavoratori della logistica e non solo portati in piazza dai sindacati di base.

Il serpentone, partito dalla stazione raggiunge Piazzale Loreto per poi entrare in Via Padova, in uno dei quartieri più multietnici della metropoli dove l’attenzione e la simpatia per i manifestanti emerge con una certa chiarezza con decine di persone che salutano dalle finestre e tanti capannelli attenti in strada.

Poi, passando per il Casoretto si raggiunge Città Studi, epicentro, da un anno e mezzo, della battaglia contro lo spostamento delle facoltà scientifiche dell’Università Statale nell’ex-Area Expo.

Expo appunto.
Molto tempo è passato dal corteo NoExpo del 2015 e in questi tre anni il Primo Maggio ha cercato di assumere una nuova fisionomia.

Siamo nel decimo anno della Grande Crisi, ma siamo anche nell’epoca dell’automazione, una fase in cui un colosso come Amazon, dove i lavoratori hanno messo in campo i primi percorsi di lotta, sta facendo carne da macello di interi settori della grande distribuzione mettendo a rischio migliaia e migliaia di posti di lavoro senza che il mondo politico sembri particolarmente interessato alle risposte de mettere in campo di fronte ad una sfida epocale come questa.
Siamo anche nella fase post-4 Marzo, dove 11 milioni di italiani hanno votato per un partito, il Movimento 5 Stelle, che propone un reddito di cittadinanza molto diverso da quello proposto e pensato già da molto tempo dai movimenti. Fingere che il problema del reddito non sia di strettissima attualità è indubbiamente una grave forma di miopia.

Molti quindi i temi, anche giganteschi, che si agitano sul palcoscenico di questo Primo Maggio 2018.
Sta ai movimenti esserne attori protagonisti e non comparse.

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