5 domande ricorrenti su Lealtà Azione
Dopo la vicenda dei saluti romani al Cimitero Maggiore di Milano (29 Aprile 2017), Il gruppo neonazista lombardo Lealtà Azione (LA) sta cominciando a far parlare molto di sé, specie sui media mainstream.
Proviamo a fare un po’ di chiarezza, anche in base alle domande che spesso ci vengono rivolte da altre città.
1) LA è la faccia politica degli Hammerskin (HS) milanesi?
In realtà no, è qualcosa di più. LA nasce da una evoluzione metapolitica del gruppo Hammerskin meneghino, partita dai suoi esponenti più giovani e ambiziosi.
LA ha una vocazione di allargamento che contraddice il voluto elitarismo degli hammers e non richiede ai suoi aderenti di essere parte di quella storia, né di condividerne i rigidi codici di comportamento. La stessa rozzezza delle posizioni hitleriane degli HS è stata messa da parte per costruire quello che viene definito “spirito comunitario”, innestando sul neonazismo iniziale alcune suggestioni della propaganda sociale del fascismo regime e dello pratica metapolitica introdotta nella destra italiana da Casa Pound.
Lo stile delle reti neonaziste europee di Hammerskin e Blood and Honour è però protagonista per quanto riguarda i frequenti concerti, che mantengono ancora la prassi dei momenti di aggregazione separati e non inclusivi (punti di incontro, controllo dell’identità dei partecipanti, viaggi organizzati, locali affittati il cui indirizzo non viene divulgato, band esclusivamente neonaziste).
2) LA è una banda?
Diciamo che la capacità del gruppo di Del Miglio e Marchetti è stata quella di diventare una gang dal punto di vista della militanza ed una lobby dal punto di vista politico.
Una gang perché assomiglia molto di più, da destra, alle bande criminali americane (studiate dal criminologo Yablonsky), come ad esempio un charter motociclisti (gerarchia piramidale e sottolivelli formalizzati, codici di vestiario e affiliazione, uno stile di vita borderline, attività economiche poco chiare, mutualismo interno, sentirsi radicati fortemente in una comunità territoriale).
Una lobby perché i suoi aderenti che intraprendono una carriera politica nelle istituzioni non nascondono/abiurano la loro internità a LA (pur rientrando in liste elettorali di partiti altri e diversi tra loro a seconda della zona) e perseguono solo campagne/finalità funzionali alla strategia della propria organizzazione di riferimento.
3) Le varie organizzazioni collaterali (I lupi delle vette, Wolf of the Ring, i Lupi danno la zampa…) sono la faccia pulita con cui si presenta Lealtà Azione?
No, non si tratta di attività di facciata ma di progetti (meta)politici che permettono di: arruolare militanti e svolgere attività sul territorio.
Queste associazioni sono LA, non sono una maniera strumentale di mostrarsi come bravi ragazzi (amici dei cani, amanti della montagna, sportivi…); in ogni banchetto è chiaramente detto che quello è un progetto di LA e tutte le associazioni collaborano tra loro in modo sinergico.
Il perno però di tutto sono due comparti:
-Bran.Co (Branca Solidaristica Onlus)/CooXazione: si occupa dell’assistenza sociale (soprattutto aiuti alimentari mensili a famiglie italiane indigenti) su modello di Alba Dorata in Grecia.
L’associazione ha cominciato da poco anche attività di sportello probabilmente nell’ottica di diventare punto di riferimento per consulenze lavorative o fiscali.
-Memento: l’associazione di divulgazione storica che si prende cura dei Cimiteri della RSI (Campi dell’Onore) e dei monumenti in ricordo di fascisti. Attualmente il gruppo gestisce la manutenzione di diverse strutture e cura anche lapidi interne a cimiteri normali oltre che diversi cippi commemorativi nel nord Italia.
Da un po’ di tempo l’attività di Memento si è spesso intrecciata con quella delle sezioni della “Unione Nazionale Combattenti e Reduci della Repubblica Sociale Italiana (UNC-RSI)” una realtà decisamente in via di disfacimento (soprattutto per ragioni anagrafiche) ma che possiede un discreto patrimonio immobiliare di sedi.
Da qualche anno inoltre Memento si sta dedicando anche a Conferenze e gite studio sui luoghi della Prima Guerra Mondiale, con l’ambizione di cominciare a produrre proprio materiale editoriale, e partecipando anche alla fiera per collezioni Militalia.
Memento costituisce anche la scuola quadri del gruppo.
4- LA è un gruppo solo milanese-brianzolo?
Non più. Nonostante le sue sedi tra Milano-hinterland-brianza-lodigiano siano sei, dal 2016 infatti LA ha dato vita al suo network nazionale: FEDErAZIONE .
A cavallo delle celebrazioni per il quarantennale della morte di Sergio Ramelli (2015), Stefano Del Miglio (“alpha”, il leader di LA) incominciò un lungo tour per l’Italia per presentare la ristampa ampliata dello storico libro di Guido Giraudo sulla storia del giovane missino (la prima edizione è del 1997, Effedieffe).
LA utilizzò cinicamente queste occasioni per fare proselitismo in altri territori arruolando realtà isolate.
FEDErAZIONE è una struttura nazionale che collega circa tredici gruppi preesistenti (dagli ex-giovani alemanniani romani di Foro 753 ai giovani vicentini di Rvdis, dai boneheads genovesi dell’Associaizone La Superba alla rete pugliese di Progetto Enclave, dagli udinesi della Comunità Militante Helm a Identità Tradizionale di Catanzaro, ai torinesi di Legio Subalpina)
Dal 2016/2017 i progetti associativi metapolitici di LA sono stati attivati da tutti questi tredici gruppi, con particolare attenzione all’Emilia Romagna (dove svolge la sua attività politica tra le province romagnole, Fortezza Identità e Tradizione).
La struttura nazionale è organizzata in modo federale (a ciascun gruppo è lasciato il suo background culturale e il suo logo) ma a livello di attività si sta creando una omogeneità in virtù di una vera e propria fascinazione per il gruppo lombardo, che detiene saldamente le redini del network.
5) Lealtà Azione si è alleata con Casa Pound Italia (CPI)?
Difficile dirlo; la sensazione è che dopo anni di guerra fredda (specie in Lombardia) CPI abbia accettato la forza di Lealtà Azione e che tra le due organizzazioni si siano creati rapporti di buon vicinato.
Così come LA ha siglato una tregua due anni fa con il Veneto Fronte Skinheads, l’altra organizzazione neonazista più forte a livello italiano.
Sicuramente LA ha perseguito con più costanza il modello di intervento sociale/associativo della prima Casa Pound che invece da Alba Dorata copia oggi più lo squadrismo spicciolo e la militanza muscolare (anche nei cortei e presidi), occupandosi di politica in modo generalista e vivendo i suoi progetti collaterali quasi come comparti di un partito.
Dal punto di vista militante LA scende poco in piazza (se si esclude il corteo per Ramelli), preferisce i blitz mediatici, anche se sta cominciando a provare a fare cortei suoi (come successe nella zona di Rogoredo).
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