[DallaRete] 14 Novembre. La polizia carica alle spalle gli studenti. Il Questore si dimetta!

botteIl 14 Novembre gli studenti hanno bloccato il Paese scendendo in piazza con lavoratori, precari, disoccupati e NEET. 8.000 studenti hanno riempito le strade di Milano, ripercorrendo le rivendicazioni del 10 ottobre contro il piano scuola del Governo e intrecciando le proprie lotte con quelle dei lavoratori, contro il Jobs Act e il Decreto Poletti. Presso il CIDIS abbiamo rivendicato finanziamenti per il diritto allo studio e per l’università pubblica. Gli studenti sono stati bloccati dalla polizia e non hanno potuto percorrere il corteo autorizzato fino a Piazza Fontana. Dopo una partecipatissima assemblea in Statale gli studenti sono riusciti a giungere finalmente all’Arcivescovado dove sono stati caricati con una violenza inaudita e ingiustificata alla spalle, tra gli studenti si contano numerosi feriti.

L’Unione degli Studenti dichiara “se la forza pubblica non riesce a gestire l’ordine pubblico e carica da dietro un corteo autorizzato di studenti e studentesse riteniamo che allora le dimissioni del questore di Milano siano un atto dovuto.“

Oggi abbiamo riempito le strade di Milano perché non vogliamo più restare spettatori di fronte a un Governo che in nostro nome vuole distruggere i diritti all’interno delle scuole e dei luoghi di lavoro. Rifiutiamo la precarietà come sistema strutturale, la competizione e la valutazione come strumenti di divisione e controllo.

Gli insegnanti solidali con gli studenti: Flc Cgil condanna la violenza della polizia. L’idea di scuola che traspare dal progetto del Governo ci fa rabbrividire: la Buona Scuola di Renzi apre le porte agli interessi e ai finanziamenti dei privati; dà il via ad una sfrenata competizione non solo tra studenti ma anche tra insegnanti; si appiattisce alle esigenze di un mercato del lavoro che ha bisogno di manodopera a basso costo, precaria e senza diritti; abbandona il suo fine educativo a favore di contratti di apprendistato, ossia lavoro gratuito e senza alcuna valenza formativa.
Oggi abbiamo contestato l’iniziativa di confronto tra MIUR e CEI all’Arcivescovado perché il ministero deve confontarsi con noi e non con chi diffonde l’omofobia nella scuola.

Proseguiremo la mobilitazione il 17 Novembre, giornata internazionale del diritto allo studio. Saremo in presidio sul diritto allo studio in piazza Lombardia alle h 15.00, rivendicando il finanziamento delle borse di studio per gli studenti universitari, ora pagate coi soldi delle tasse degli studenti e per chiedere l’abolizione del buo no scuola alle scuole private.

Il 5 Dicembre gli studenti saranno nuovamente in corteo da L.go Cairoli nella giornata dello sciopero generale.

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