[DallaRete] I Sentinelli di Milano sui fatti di Cremona
Lo hanno preso a sprangate, colpito con calci alla testa e al volto fino al punto di ridurlo in coma. Sessanta fascisti di Casapound ieri sera hanno assalito a Cremona la sede del centro sociale Dordoni di Cremona con spranghe e bastoni. Un’aggressione squadrista condotta da picchiatori provenienti non solo dalla città ma anche da Brescia e Parma.
Un atto gravissimo che ha ridotto in fin di vita un antifascista, Emilio, che ora è ancora ricoverato in prognosi riservata e in coma farmacologico.
Non possiamo voltarci dall’altra parte, far finta di non vedere o peggio nasconderci dietro le solite parole di comodo della teoria degli opposti estremisti.
Chiamiamo le cose con il loro nome, diciamolo chiaro: Casapound è un’organizzazione esplicitamente fascista i cui appartenenti si sono resi protagonisti di atti di violenza gravissimi (ricordiamo l’omicidio di due ragazzi senegalesi ad opera di Gianluca Casseri) o sono conniventi e coinvolti in fatti legati alla criminalità organizzata.
Ci sono partiti che non solo tollerano la presenza di Casapound in Italia ma che ne accettano l’appoggio e il supporto. Uno di questi si chiama Lega Nord, che il 18 ottobre a Milano ha fatto sfilare accanto a se in piazza Duomo 1000 fascisti del terzo millennio, accogliendoli a braccia aperte nel soggetto di stampo lepenista messo in piedi dal suo segretario Matteo Salvini.
La Lega è il partito di Roberto Maroni, tanto attento nella tutela della famiglia naturale quanto distratto nel non vedere con chi si accompagna.
E distratti forse sono tutti coloro che in questi anni continuano a voler sottovalutare la presenza di organizzazioni di stampo neofascista e neonazista in questo paese.
Forse è il caso di darsi una mossa, di iniziare coi fatti a chiedere la chiusura di Casapound e non solo.
Il fascismo è violenza, sopraffazione, negazione della libertà d’espressione. Dove c’è fascismo non ci sono diritti.
https://www.facebook.com/pages/I-sentinelli-di-Milano/
Tag:
casapound centro sociale dordoni cremona fascismo Lega Nord Milano roberto maroni sentinelli in piedi violenza