[DallaRete] La delegazione di Imrali di HDP: l’AKP ha posto a termine il processo di risoluzione

imralidelega-599x275La delegazione di Imrali dell’HDP ha tenuto una conferenza stampa avvertendo il governo dell’AKP di fare immediatamente quello che è necessario per la prosecuzione del processo nella ricerca di una soluzione pacifica e democratica della questione curda e ha dichiarato:

‘L’opinione pubblica e la nostra gente sono già a conoscenza dei lavori svolti dalla nostra delegazione nel quadro del processo avviati a partire dall’energico concetto di eliminazione che include – le operazioni di genocidio politico e le operazioni militari nel 2012, le uccisioni di massa come a Roboski, e l’isolamento aggravato del sig.Öcalan a Imrali – fino alla preparazione della dichiarazione dell’accordo di Dolmabahçe che possiamo interpretare come la bozza di testo per una pace durevole.

Durante il corso di questo progetto, da un lato la nostra delegazione ha lavorato come leader attivo del traffico di colloqui tra Imrali-Kandil-Ankara, ed il destinatario direttamente coinvolto nella preparazione del lavoro giuridico in parlamento unitamente al nostro gruppo parlamentare per consentire la realizzazione del Processo di Risoluzione dall’altro.

Il nostro successo per raggiungere la fase chiesta da Öcalan di un congresso per discutere le basi per realizzare un Comitato di monitoraggio per una pace permanente e l’inizio di trattative ufficiali entro una settimana, deve essere valutato come l’indicazione di un risultato reale che abbiamo ottenuto all’interno di questo processo, senza precedenti rispetto ad altri esempi nel mondo.

L’Akp posto a termine il processo di risoluzione
Tuttavia, l’inizio del processo elettorale del 7 Giugno per una volta alla vigilia di una pace permanente,e l’adozione da parte dell’Akp di un atteggiamento politico che ha dato priorità al potere piuttosto che alla pace,ha sfortunatamente sinto la fase storica che avevamo ottenuto ad un punto diverso.Giusto all’interno di questo processo la prospettiva di governo avanzata dal presidente Recep Tayyip Erdoğan affermando: ”Non ci può essere alcun Comitato di monitoraggio”, ”L’accordo di Dolmabahçe non è giusto”, ”No ci sono le parti”, ”Non c’è un tavolo di trattativa”, ”Non c’è una questione curda” dovrebbe esser valutata come la ricerca del tentativo di riunire la base nazionalista dietro di sé al costo di sospendere il processo di risoluzione.

Le esplosioni e l’uso delle armi a Diyadin, Adana, Mersin, Karlıova e in piazza della stazione di Diyarbakir non hanno colpito solamente il lavoro del nostro partito per una pace durevole,ma anche il Processo di Risoluzione che stavamo avanzando per ottenere la pace nel paese.

Erdoğan e l’Akp hanno risposto la Processo di Risoluzione una energica concezione di guerra
Nonostante tutti questi sviluppi negativi,la nostra gente è intervenuta nella situazione delle elezioni del 7 Giugno, e ha aggiornato la risoluzione politica democratica sulla base del negoziato e dell’accordo contro le tensione provocatoria e la ricerca della guerra. Allo stesso tempo,il nostro popolo ha indicato al parlamento l’indirizzo per la risoluzione di tutti i problemi esistenti.

Il governo dell’AKP che il 7 Giugno ha subito una sconfitta storica, ha scelto di non interpretare correttamente il messaggio della popolazione e quindi di adottare nuove politiche, ma di cambiare l’ordine del giorno della trattativa della soluzione con il caos e il conflitto, e di ignorare le richieste di pace.

All’interno di questo quadro valutiamo il processo provocatorio poco dopo le elezioni,in cui tre sostenitori di HDP e un dirigente di Ihya Der hanno perso la vita.

Tuttavia la dichiarazione fatta da funzionari di governo dopo le elezioni,che includono membri della delegazione coinvolta nel Processo di Risoluzione dell’Akp,hanno manifestato chiaramente che con il Processo di Risoluzione, il governo puntava non a ottenere una pace permanente, ma di andare da solo al potere e aprire la via per la super presidenza per Erdoğan.

Comprendendo l’impossibilità di raggiungere questo obiettivo politicamente e socialmente, Erdoğan ed il governo dell’Akp hanno risposto alla base sociale del Processo di Risoluzione con un energica concezione di guerra, proprio come nel caso del 2012.

Questa concezione potrebbe essere brevemente sintetizzata dagli arresti politici quotidiani, dalle operazioni militari di annientamento,dal massacro di civili prendendo di mira principalmente le donne come quello a Zergele, dalle pratiche dell’OHAL (stato di emergenza) come bruciare le foreste, l’evacuazione dei villaggi e la dichiarazione di zone di sicurezza militare, le uccisioni extragiudiziali nelle strade come a Silopi, politiche che presentano l’HDP come un obbiettivo, cercare di chiudere l’HDP e togliere l’immunità ai suoi parlamentarie l’isolamento aggravato di Öcalan da più di quattro mesi.

Il massacro di Suruç che ha causato la morte di 32 giovani e la successiva sporca provocazione a Ceylanpınar, sono state usate dal governo come motivazioni per mettere in pratica questa concezione di guerra, nonostante la deliberata esposizione in anticipo dei loro piani.

Tutta l’opinione pubblica, nazionale ed internazionale ha affermato il fatto che la causa principale del massacro di Suruc è stata la politica del governo sul Rojava e sulla Siria, la quale è stata perseguita con gravi errori sin dall’inizio, ed è cambiata in un atteggiamento apertamente ostile dopo la liberazione di Gire Spi dalle unità di protezione del popolo.

Il lavoro per una campagna psicologica basata sulle menzogne che mira a soffocare sulla scena internazionale è entrato in funzione attraverso Erdoğan, AKP e gli strumenti di sostegno.

Appello alla popolazione e all’opinione pubblica alla sensibilità

Mentre il paese sta attraversando un processo così pesante, e sforzi sono stati fatti per trascinare passo dopo passo il processo in agonia, i funzionari del governo dell’AKP e i media di parte,intendono condurre intenzione portare a un’operazione di percezione che indica sviluppi positivi di recente nel processo. A questo punto non rinunciano nemmeno ad utilizzare alcuni contatti per quanto riguarda il rifiuto dell’accesso dei corpi tenuti al confine per giorni, per negoziare su quello che è una vergogna per l’umanità stessa.

Come parte di questa operazione di percezione,deve essere inteso anche lasciare l’isolamento in corso su Öcalan, e le richieste fatte dalla nostra delegazione per visitarlo nascoste all’opinione pubblica attraverso una campagna diffamatoria contro la nostra delegazione.

Come delegazione di Imrali di HDP, chiediamo la sensibilità di tutto il nostro popolo e dell’opinione pubblica contro gli scopi di queste politiche di discredito e creando aspettative che sono state poste in pratica in un processo quando è stata avviata una concezione di guerra a tutto campo, Öcalan è soggetto ad un isolamento aggravato, disumano e illegale e l’Akp sta creando una grande tensione e paura sull’intera società con un grido di guerra.

Come responsabilità storica,ricordiamo la necessità di cessare le operazioni politiche e militari con l’obbiettivo di fermare questa concezione di guerra, per il ritorno delle parti al cessate il fuoco,per la fine dell’isolamento aggravato e la restituzione di un meccanismo di negoziazione.

Avvertiamo il governo dell’AKP ad adempiere immediatamente a ciò che è necessario per la prosecuzione del Processo di Risoluzione, che influenzerà direttamente il futuro democratico dei popoli in Turchia ed in Medio Oriente. E anche noto anche alla nostra opinione pubblica che la richiesta delle delegazione di Imrali per un incontro con il signor Ocalan dovrebbe essere trattata in questo contesto.

A questo proposito, vogliamo esprimere che il governo dell’AKP, il quale ha perso notevolmente la sua credibilità per il Processo di Risoluzione non è più nella condizione di determinare la frequenza dei nostri incontri con il signor Ocalan.

Noi crediamo che il processo il processo continuerà, i negoziati devono essere fatti sulle basi dell’iniziativa di Öcalan e all’interno di un periodo di tempo che lui stesso deciderà, e gli devono essere fornite le condizioni che gli permettano di avere colloqui con gli ambienti che proporrà.

Tale posizione di negoziazione da garantire a Öcalan, permetterà la partecipazione di varie sfere della società ai negoziati e quindi rende il processo trasparente e rivela il potenziale della socializzazione della pace.

Si trova davanti a noi come un dovere storico per la pace al fine di garantire queste condizioni e adottare queste misure di garanzia mediante accordi legali che accerteranno lo stato del signor Ocalan per i negoziati.

Tutti gli sviluppi negativi esterni e l’ambiente di conflitto con conseguente perdite di vite ogni giorno, potrebbe cessare con un accordo del genere, che può eventualmente essere messo in pratica subito e guidare il processo di risoluzione per una pace duratura.

Ciò che conta è se il sig. Ocalan sarà in grado di lavorare in condizioni libere per i negoziati

Desideriamo anche esprimere che non faremo una visita con la nostra delegazione al signor Ocalan come un provvedimento per uno sviluppo storico, a meno che questi semplici passi, ma storici, per una pace duratura si concretizzino, e che gli sviluppi che i provvedimenti del governo dell’AKP per un confronto sincero con il Processo di Risoluzione abbiano luogo,e l’isolamento aggravato a Imrali cessi.

Ciò che conta non è se la nostra delegazione va a Imrali o no, ma piuttosto se il signor Ocalan sarà in grado di svolgere il suo lavoro in condizioni libere ed eque di negoziato.

A questo proposito, si precisa che tutti i falsi ordini del giorno creati oltre la nostra delegazione mirano a tenere la soluzione del problema fuori dalla vista, e chiediamo a tutta la nostra gente e l’opinione pubblica per costruire percorsi che conducano ad una pace durevole come una responsabilità storica.

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