[DallaRete] Minacce agli antifascisti veronesi, la tensione cresce
Proprio nei giorni in cui il concerto della nota band musicale “99 Posse” rischia di essere annullato a causa delle pressioni dei partiti e dei movimenti dell’estrema destra veronese e dei rapporti di questi ultimi con la politica cittadina, proprio nei giorni in cui Verona sta dimostrando di essere, ancora una volta, una delle città più intolleranti del nostro Paese, la tensione sta crescendo (come promesso dalle dichiarazioni di Forza Nuova) anche fuori dal mondo mediatico grazie ai soliti noti metodi squadristi che da sempre caratterizzano una buona parte dei giovani veronesi.
A Verona il prezzo che si deve pagare per combattere a viso aperto la merda fascista sono le ripercussioni nella vita privata, a casa o sul lavoro. Anche nella notte fra sabato e domenica scorsi vari inquietanti episodi si sono verificati. Automobili che scorrazzano in Veronetta gridando “Rossi di merda!” ai gruppi di persone che incontra, minacce ed intimidazioni nel cuore della notte a militanti antifascisti con promesse di pestaggi, oltre naturalmente ai soliti insulti (“brutta zecca da centro sociale”).
Solo i soliti episodi di goliardia da sabato sera per animare qualche serata dei “butei”? Forse. Ma il clima che si sta creando in questi giorni è pesante, e fa credere maggiormente che sotto a queste minacce anonime ci sia dell’altro. Crediamo che l’estrema destra cittadina stia cercando di muoversi su più piani per impedire il concerto dei 99 Posse; e purtroppo questo significa che chi si definisce antifascista, o semplicemente non si ritrova dentro ai canoni che il “veronese della curva sud” dovrebbe avere, non può, in questo periodo più del solito, girare tranquillamente in città. Un vero e proprio clima da regime che tristemente caratterizza la nostra città da parecchi anni e ha già causato numerosi pestaggi, aggressioni e perfino delle vittime.
Per questo lanciamo un appello a tutta la cittadinanza di Verona, ma soprattutto a coloro che credono ancora in valori quali l’antifascismo, la libertà di espressione e di movimento, la tolleranza, di restare uniti in questo momento più che mai. Questa città ha bisogno di voci critiche, di voci diverse, di voci collettive per crescere veramente e far fronte al becero e ignorante squadrismo fascista che si traduce solo in odio e violenza cieca. A dispetto della maggioranza crediamo ancora in una Verona diversa, in una Verona dove si possa uscire per strada tranquilli la sera e dove si riesca ad esprimersi al meglio.
LA CITTADINANZA VA COSTRUITA, IL FASCISMO VA RICACCIATO NELLA FOGNA!
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