[DallaRete] Politiche anti-graffiti: continua la crociata del Comune di Milano

172728466-9816bc4f-13a5-45dd-8ed9-679b386dc341Se non bastava la marcia delle spugnette del 3 Maggio 2015. Se non bastavano i “cleaning day“. Il Comune di Milano ha pensato bene di stampare e distribuire in scuole, biblioteche e consigli di zona un libretto, realizzato da ATM, sul graffitismo vandalico.

Facciamo bella la nostra città” s’intitola l’opuscolo presentato in pompa magna dall’assessora ai Lavori pubblici del Comune di Milano, Carmela Rozza, la stessa che colta da raptus di pulizia aveva imbiancato una portiera di una macchina in divieto di sosta nell’ultimo cleaning day.

Operazione culturale nel nome della legalità, che cancellando ogni tipo di storia della cultura del muralismo prova a creare l’assioma vandalismo=illegale. Solo ciò che è fatto con il permesso è buono e giusto. In questo delirio si scrive anche del famoso murales di Banksy a Calais, facendo intuire che sia stato fatto con un qualche autorizzazione.

La giunta arancione Pisapia, così come tante altre giunte di centro sinistra, diventa condorriera della lotta al writing. Non solo fortificando azioni repressive, ma costruendo una vera campagna culturale nel segno e nel nome del “decoro”. Decoro che diventa ideologia e forma di disciplinamento collettivo tra ordine e disciplina nel sogno di trasformare strade e città in un salotto. L’inseguimento della destra istituzionale trasforma le giunte “progressiste” in sceriffi e moralizzatori.

Leggere per credere. La Repubblica Milano ha reso scaricabile il pdf dell’opuscolo. Non c’è modo migliore per cogliere le storture culturali che si presentano al suo interno se non trovare 15 minuti e leggere le poche pagine realizzate da un rappresentate degli oratori di Milano e da una militante dell’associazione ReTake.

L’articolo di Radio Onda d’Urto

 

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