Expo, la speculazione è un gioco

jpg_2198799Pubblichiamo questo articolo, tratto dal sito di un media mainstream come l’Espresso, relativamente ad un progetto promosso nelle scorse settimane dal Collettivo Off Topic (e del quale c’eravamo già occupati in precedenza)  in quanto crediamo importante valorizzare il lavoro di cui si parla e la visibilità che sta acquisendo anche al di fuori dei circuiti di movimento. 

La Redazione di Milano in Movimento.

Articolo di Luciana Grosso, tratto dal sito dell’Espresso

Avete presente il vecchio ‘Monopoli’? Un collettivo milanese lo ha rivisitato con una versione dedicata alla grande Fiera del 2015. E al suo gigantesco business «che fa solo gli interessi di pochi»

Un giro d’affari di miliardi che si prepara a cambiare il volto di Milano e della Lombardia, un gioco di speculazioni e interessi trasformato in un gioco vero, da fare con i dadi, le pedine e tutto il cinismo che serve.

Il gioco, inventato dal collettivo milanese OffTopic (un gruppo di studenti, pendolari, stagisti che, con iniziative di vario tipo vuole raccontare le trasformazioni della città), si chiama Expopoli(s) ed è una versione assai rivisitata e corretta del Monopoli. Il tabellone, che si scarica gratuitamente dal sito, si sovrappone a quello vero del gioco ed è ambientato nella Milano che si prepara a Expo.

Le caselle, invece dei tradizionali nomi Vicolo Corto, Via Verdi e Parco della Vittoria, hanno quelli delle zone milanesi: le più popolari, Parco Lambro e Quarto Oggiaro, all’inizio del giro, e le più chic alla fine: Galleria Vittorio Emanuele e ‘Montenapo’. In mezzo, le grandi aree di costruzione: City Life, Fiera, Cascina Merlata (dove sorgerà un nuovo mega quartiere da più di 3000 case), i quartieri popolari, Maciacchini e Giambellino, e le grandi riqualificazioni, Santa Giulia e Garibaldi, i quartieri univeristari e quelli storici come Scala e Ticinese.

Anche le carte dei contratti, degli Imprevisti e delle Probabilità sono stati rivisitate in chiave Expo 2015: se si è sfortunati, si può pescare “C’è un Caterpillar non immatricolato nel tuo cantiere, devi pagare una multa di 1.500 ?”, oppure “Versate 2.000? alla Compagnia delle Opere”, oppure ancora “Siete gli unici fessi che si sono fatti sgamare a truccare l’appalto. Andate in prigione senza passare dal VIA!”. Se la sorte è dalla nostra parte, invece, le carte saranno: “La crisi non è un problema vostro, avete venduto le vostre azioni. Ritirate 5.000 ?” o “Siete creditori di una tangente di 20.000 ?. Andate a ritirarla”.

Sul sito di OffTopic è possibile scaricare oltre al gioco milanese, anche una versione ‘bianca’ di Expopoli(s), in cui inserire a proprio piacimento, nomi, luoghi e magagne della propria città, qualunque essa sia.

“Abbiamo pensato a questo gioco per rendere un po’ più leggeri e potabili temi difficili come quelli della speculazione, del giro di appalti e soldi e anche della presenza delle cosche nella realizzazione delle opere legate a Expo. Argomenti di cui non ci stanchiamo mai di parlare e che portiamo in giro nelle nostre presentazioni pubbliche – dice Abo, uno dei ragazzi più attivi nel collettivo milanese -. La nostra critica più profonda è al fatto che dietro una finta retorica green e di sostenibilità, che è solo facciata, la sostanza di Expo sia fatta di consumo di suolo e di grandi colate di cemento, giustificate attraverso l’uso di un progetto, quello di Expo 2015, che alla fine risulta nient’altro che un brand”.

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