Quattro centraline ferroviarie fuori uso. E i media attaccano il movimento No Tav
Quattro incendi ad altrettante centraline, una bottiglia incendiaria e una scritta No Tav: il traffico tra le stazioni di Lambrate e Rogoredo è rallentato. E’ lo scoop della giornata per tutti i principali quotidiani mainstream.
Ma per noi la notizia non sono gli incendi alle centraline, e non è nemmeno la scritta No Tav che le “imbratta”: perchè gli appelli No Tav – siano essi pubblicati su blog, scritti su muri, mostrati su striscioni o lanciati dalle labbra di migliaia di manifestanti che da anni percorrono la Val di Susa – sono ovunque. E non potranno che continuare ad esserci, finchè non saranno ascoltati.
Per noi, dicevamo, la notizia è un’altra: e cioè la morbosità con cui tutti i media mainstream hanno sbattuto all’unanimità in prima in pagina la loro sentenza di condanna.
Dopo aver ripristinato la circolazione regolare del traffico ferroviario, (che di norma, anche senza incendi di sorta, è fatto di ritardi e disagi), la preoccupazione è stata subito quella di utilizzare questo evento in maniera strumentale. Ferrovia, incendio, attentato… Un boccone ghiotto per i mass media, per trattare ancora una volta le questione Val di Susa come un problema di ordine pubblico.
E allora parte la grande abbuffata: Trenitalia ha una scusa per i ritardi giornalieri sulle proprie tratte; il partito di Repubblica può aprire con il titolone sui “notav incendiari” (inutile dire che Corriere, Giornale, Libero e Giorno fanno lo stesso); politici ed opinionisti hanno l’occasione di creare un po’ di indignazione spolverando ancora una volta il mantra della stagione degli attentati. Per loro questa è l’unica cosa che conta.
La conclusione è ancora una volta che i No Tav, per dirla con un eufemismo, altro non fanno che creare disagi, in questo caso mandando in tilt il traffico ferroviario. Poco importa che il movimento sia da sempre sia in prima linea per difendere il diritto dei pendolari ad avere treni accessibili a basso costo, scongiurare gli sprechi di denaro pubblico e salvaguardare i beni comuni.
Già, poco importa. A loro. A noi importa eccome.
Di seguito il comunicato stampa del movimento NO TAV:
Comunicato Stampa
26 marzo 2012
Incendi dolosi e scritte NO TAV
In merito all’incendio di una centralina delle FF.SS. nel milanese, il movimento NO TAV, come per fatti analoghi avvenuti nella Savoia, dichiara che queste azioni non rientrano nelle proprie metodologie di lotta, che sono metodologie di lotta popolare fatte alla luce del sole.
Qualunque provocatore può scrivere NO TAV dove gli passa per la testa, ma questo non coinvolge il movimento.
Si invitano pertanto, con estrema fermezza, i media e gli operatori dell’informazione a non cercare di coinvolgere sempre e comunque il movimento NO TAV al solo scopo di criminalizzarlo e screditarlo agli occhi dell’opinione pubblica.
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