Lo stato dell’arte sotto le Torri bianche
Lo SPECIALE MILANO- dibattito sulla metropoli– si arricchisce con un nuovo contributo!
Diamo la parola ad A.T.I.R. teatro Ringhiera, associazione teatrale indipendente che da più di 20 anni anima gli spazi del CAM di Gratosoglio, proprio sotto le famose Torri bianche del Gratosoglio, complesso di case popolari costruite negli anni ’70. Dal 2017 la compagnia è itinerante per i teatri meneghini poiché il comune (proprietario dell’immobile) ha chiuso il teatro per lavori di manutenzione straordinaria.
Nonostante ciò la compagnia non ha mai abbandonato il quartiere, tornando ad animare la piana di piazza Fabio Chiesa in diverse occasioni: per la giornata della memoria 2019 e per la Festa della repubblica di Fabio, che si svolge ogni 2 giugno e che nell’ultima edizione ha visto un intensa collaborazione con LUMe.
Cari amici!
È passato più di un anno dalla chiusura forzata del Ringhiera. È stato un anno carico di liete sorprese, nuovi incontri, vecchie fatiche, un anno di battaglie e di “attesa”. Attesa sulla sorte del nostro teatro, di questo spazio di libertà che con passione e cura abbiamo costruito in Piazza Fabio Chiesa.
Vogliamo che sappiate che non abbiamo smesso di occuparci del destino di questo posto e che se facciamo in silenzio il nostro lavoro è perché speriamo che così facendo le cose possano sbloccarsi e portarci presto al giorno in cui lo spazio verrà riaperto. Non solo abbiamo pubblicamente espresso dinnanzi alle autorità competenti la nostra ferma volontà di tornare al Ringhiera ma abbiamo anche avviato un fitto dialogo sulla possibilità di un miglioramento sostanziale, di un “upgrade” necessario e vitale.
La volontà politica c’è. Sia da parte dell’assessorato alla cultura che del gabinetto del sindaco Sala. Ora si cercano le risorse. E si indaga più a fondo sulle condizioni generali della palazzina. Insomma, ci si muove, con lentezza, certamente, con cautela, ovviamente, ma ci si muove.
Anche se siamo “on the road”, in viaggio, anche se abbiamo dovuto trasferire gli uffici, anche se per vederci dovete venire in giro per Milano, noi dell’Atir siamo e resteremo sempre con il Ringhiera.
Siamo con il Ringhiera prima di tutto come operatori culturali e come cittadini. Crediamo che il Ringhiera vada difeso a prescindere dal nostro specifico di “artisti”, che ne vada difesa la natura sociale e partecipata. Il teatro deve riaprire e continuare ad essere un baluardo, un presidio di “bellezza” a disposizione del quartiere e della città.
Questo prima di tutto. Il teatro Ringhiera deve continuare a produrre cultura con e tra gli individui. Speriamo che a breve dalle parole si passi ai fatti e che si possa pubblicamente indicare tempi e modi esatti per la riapertura. Sarà nostra premura tenervi aggiornati e informati.
Sia chiaro. Trattandosi di uno spazio pubblico, il Comune pubblicherà un bando aperto a tutti gli operatori. Noi vi prenderemo parte come uno tra i diversi possibili soggetti richiedenti. Questo significa che non è detto che saremo noi ad ottenere l’assegnazione del teatro. Niente paura, però! Faremo del nostro meglio per essere all’altezza dei desiderata del bando ma anche così non fosse, la nostra priorità non è gestire il teatro ma è, come appena affermato, fare in modo che il teatro riapra, più bello e in forma che mai (!) e che ritorni a fare cultura sul, con e per il territorio. Certo noi speriamo di farcela ma dovesse esserci un soggetto più qualificato, accetteremo la sconfitta con il sollievo di sapere il Ringhiera riaperto e in buone mani.
La mattina del 27 gennaio in occasione della giornata della memoria abbiamo invitato tutti i nostri sostenitori sulla “Piana” dove abbiamo avviato un’opera di arte partecipata sul piazzale che è cominciata proprio in quel giorno di gennaio e si concluderà nel consueto appuntamento del 2 giugno, per la Festa della Repubblica di Fabio. Una grande opera urbana in due puntate, dove disegnare e riempire di colori e vita la Piana.
Disegnare su quell’enorme lavagna di cemento è un modo pacifico e creativo per abitare l’attesa, per ritrovarsi insieme dopo due anni di vagabondaggi, per lasciare traccia della nostra ferma volontà di non abbandonare in nessun modo quel luogo.
Vi ringraziamo infinitamente dell’affetto che da sempre ci dimostrate!
Serena Sinigaglia a nome del TeatroAtirRinghiera
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