Milano – Primo Tour contro lo sfruttamento

Precari in azione in corso Buenos Aires.

La mattinata di ieri si è aperta con lo sgombero della Camera del Non Lavoro che, in pochissimi giorni di attività, era riuscita a coagulare interesse e partecipazione. Significativa era stata, per esempio l’assemblea dei precari della scuola tanto che per il 15 dicembre era addirittura prevista in via Fiamma la loro assemblea nazionale.

I precari e le precarie organizzati però non si sono fatti scoraggiare e nel pomeriggio hanno dato vita al primo Tour contro lo sfruttamento.

Il tour ha percorso corso Buenos Aires toccando alcuni degli store dei marchi più noti.

Non è un caso che questa prima iniziativa si sia svolta in una delle principali arterie commerciali della metropoli.

Il primo motivo è che Buenos Aires, nel mese di dicembre, viene affollata da migliaia e migliaia di persone pronte a spendere per gli acquisti natalizi.

Il secondo motivo è che, dietro le vetrine scintillanti, le luci moderne e sorrisi impeccabili spesso si nascondono realtà di precarietà e sfruttamento.

In questi giorni il tema del lavoro precario è tornato all’attenzione mediatica (quando dovrebbe esserlo tutti i giorni) per la notizia che in un concorso per il posto di operatore ecologico a Barletta su 13 vincitori che si sono guadagnati l’ambito contratto a tempo indeterminato ben 9 erano laureati. Molti hanno avuto l’ardire di criticare i laureati perché a detta loro avrebbero tolto il posto a persone più bisognose. Non c’è che dire! Come sempre in Italia ce la si prende con le vittime e non con i carnefici e lo stolto, invece che guardare la Luna guarda il dito.

Questo 2019 è stato caratterizzato anche dalla comparsa a Bologna della sigla precaria “Il Padrone di Merda” che organizza incursioni nei luoghi di sfruttamento e precarietà. Ovviamente le istituzioni, Lega in primis, invece di prendersela con gli sfruttatori se la sono presa con gli sfruttati richiedendo il ripristino dell’ordine…

Chiudiamo con la certezza che sentiremo nuovamente parlare di nuovi tour contro lo sfruttamento.

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