#15D Corteo “No allo sfruttamento dell’Alternanza scuola-lavoro!”

Il mondo della formazione ancora in mobilitazione a Milano.

Questa mattina gli studenti sono scesi nuovamente in piazza contro l’Alternanza Scuola-Lavoro imposta dalla Buona Scuola e ribadita dal MIUR.
La data del 15 Dicembre è stata scelta dopo la decisione del Ministro Fedeli (in palese imbarazzo dopo lo scandalo dello sfruttamento studentesco) di organizzare a Roma, nella giornata di domani, dei finti Stati Generali della Scuola sul tema dell’Alternanza Scuola-Lavoro; difesa a spada tratta in questi giorni solo dal tristemente noto economista Ichino.

Dopo essere partiti, come da tradizione, da Largo Cairoli il corteo (organizzato da Rete Studenti Milano e Casc Lambrate, ma che ha visto partecipare anche altri soggetti tra cui il CCS) si è mosso attraversando la parte centro-sud della metropoli milanese.

Durante il percorso sono state sanzionate e segnalate diverse imprese e multinazionali che sfruttano i progetti di Alternanza S/L (per avere, gratis, a disposizione manodopera) come: Poste Italiane, Mc Donalds, Il Gruppo Eni, Unicredit Group.

Il corteo si è poi diretto verso il centro città per arrivare fino alla sede di Assolombarda (Confindustria) che insieme alla Camera di Commercio ed al MIUR gestisce, archivia e pianifica gran parte dei progetti di Alternanza poi organizzati nelle singole scuole superiori.

Ad attendere il corteo un ingente schieramento di Polizia e Carabinieri.

Dopo aver quindi organizzato l’autodifesa della testa del corteo, gli studenti hanno bersagliato il palazzo di Assolombarda con uva, vernice e fumogeni.

Concluso questa azione, la manifestazione si è poi diretta verso la vicina Università Statale di Milano (Via Festa del Perdono) per fare una assemblea e discutere delle prossime iniziative.

La tenacia del movimento studentesco milanese è riuscita a tenere alta l’attenzione, in questo Autunno, sul tema della’Alternanza S/L e sullo scandaloso sfruttamento a cui è sottoposti per legge chi deve parteciparci.
Un tema questo capace di saldare e trovare solidarietà anche in altri soggetti sociali impoveriti dalla crisi, dalla precarizzazione e dalle politiche di austerity.

Non finisce certo qui…stay tuned!

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