Non Una Di Meno, anche quest’anno la marea ha invaso Roma e Palermo!
Più di 150mila persone, corpə, alleatə, hanno preso parte al grido collettivo di amore e rabbia contro il sistema di dominio patriarcale.
L’Osservatorio nazionale femminicidi, lesbicidi e tran*cidi ha preso parola: abbiamo portato con noi i nomi di tutte le persone uccise in questi 11 mesi dalla violenza patriarcale scritti su una rete di panuelos per ribadire alle loro famiglie che non dimentichiamo e che continueranno a camminare con noi e nelle nostre lotte e a tutt che cercheremo di non lasciar indietro nessunə.
Abbiamo sanzionato gli uffici del Ministero dell’Economia per esprimere la nostra rabbia verso chi aumenta esponenzialmente la spesa pubblica per gli armamenti, finanziando guerre in tutto il mondo e il genocidio in Palestina, mentre taglia sui servizi, sul welfare, sulla scuola e l’università, sulla sanità
pubblica e mentre tuttə noi diventiamo sempre più poverə, senza misure pubbliche adeguate per fare fronte all’inflazione, all’aumento dei prezzi, alla precarizzazione del lavoro, ai salari da fame.
Abbiamo ribadito il diritto ad una vita felice, in cui poter scegliere sui nostri corpi senza discriminazioni o giudizi, in cui poterci autodeterminare. Rivendichiamo i percorsi di affermazione di genere che più desideriamo, non più subordinati all’approvazione di psicologi e giudici cisgender.
L’aborto fa parte delle scelte riproduttive della nostra vita e rispediamo al mittente le minacce e le fake news delle associazioni antiabortiste in merito alla pillola abortiva e ai farmaci betabloccanti, rivendichiamo invece l’aborto nei consultori, a casa e in telemedicina.
“Questa rabbia mi protegge
Lo ripeto come un mantra
Protegge le mie sorelle
Nel fuoco della battaglia
E la paura che sento ogni giorno
Mi passa attraverso ma resto su
Mi assesto e reagisco di orgoglio
Che quando lei passa rimani tu”
Non Una Di Meno
“Meloni il patriarcato esiste 200mila al corteo femminista” (dal manifesto del 24 novembre 2024)
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