Sgomberato ZIP – E siamo a tre…

E’ avvenuto oggi lo sgombero di ZIP, lo spazio sociale occupato e gestito da soli studenti delle superiori che aveva ritrovato casa a Settembre in Via Perussia. Uno spazio che nei pochi mesi di esistenza era riuscito a diventare catalizzatore delle lotte studentesche dell’Autunno contro l’Alternanza scuola-lavoro. Il fatto poi, che lo sgombero sia avvenuto a tre giorni dall’inizio delle vacanze natalizie e cioè in un momento in cui la presenza studentesca in città cala necessariamente, lascia ulteriore amaro in bocca. L’esperienza di ZIP nasce nel Dicembre 2015 con l’occupazione della centralissima Via San Calocero. Lo spazio viene sgomberato nell’Agosto 2016 e lasciato all’abbandono. Per quell’occupazione è ora in corso un processo con 5 imputati che a Gennaio vedrà una nuova udienza. ZIP rilancia nell’Autunno 2016 con la breve occupazione in Via Pastorelli. Poi l’occupazione di questi mesi, in una zona, quella Sud di Milano, già ricca di esperienze autogestite. Si tratta quindi del terzo sgombero in due anni… Siamo però sicuri che gli studenti saranno capaci di rilanciare nel nuovo anno.

Il comunicato sullo sgombero di ZIP della Rete Studenti Milano:

ZIP È STATO SGOMBERATO: FERMARCI È IMPOSSIBILE!

Una nuova e rinnovata forza propulsiva ha caratterizzato questo Autunno di lotte.
Una forza propulsiva che si è concretizzata partendo dalla volontà di riappropriarsi di quegli spazi che sempre di più ci vengono sottratti: dai parchi, ai momenti di dibattito e confronto nelle scuole e di democrazia diretta nelle piazze, fino ad arrivare ai luoghi fisici, dove la stessa fiorisce, coltivata seguendo pratiche di autogestione.
Una forza che si è concretizzata nella partecipazione attiva alle assemblee, alle iniziative, alle riflessioni politiche, alle giornate di lotta nelle quali abbiamo affermato con forza e determinazione rivendicazioni ampiamente condivise ma mai ascoltate.
Una forza che si è concretizzata nella liberazione di uno spazio ormai abbandonato da anni, che in questi mesi è diventato ZIP 3.0, laboratorio politico, base dell’attività studentesca di questi mesi, luogo di libertà e autogestione nella forma più pura.

È risaputo che, però, una forza tale, viene spesso soppressa con altra forza, di tutt’altro tipo, una forza che silenzia, che reprime, che imbavaglia.

Oggi, tornando da scuola, tornando in quello spazio da noi liberato, abbiamo trovato le nostre serrature divelte e nuovi lucchetti e saldature, ad impedimento dell’entrata dell’ex- carrozzeria.
Oggi, ZIP è stato sgomberato per la terza volta in due anni.
Gli operai sono arrivati la mattina, sfruttando questo momento per l’assenza di militanti, che, in quanto studenti stavano attendendo le lezioni scolastiche. Quest’azione riconferma la trasparente volontà di promuovere una città asettica e passiva, focalizzata sul negare esperienze ribelli e di agitazione culturale.

Ritenendo perciò necessario un luogo dove poter sviluppare, con ancora più determinazione, il nostro lavoro politico, vi e ci lasciamo con la promessa che non ci fermeremo qui, ma torneremo nelle strade e nelle piazze tra pochissimo, ancora fermamente convinti di avere il dovere di portare colore, voglia, politica, democrazia, autogestione per combattere la rigida repressione che si snoda tra la città.

Riaffermiamo con forza che abbiamo iniziato per non fermarci, e che repressione e intimidazione non ci fanno paura.

Rete Studenti Milano

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