The Lancet – Le gravi responsabilità delle autorità nel disastro Covid in Lombardia
Conferma della prestigiosa rivista scientifica “The Lancet” alle tesi sulle responsabilità dell’ecatombe in Lombardia durante la prima ondata Covid.
In un articolo pubblicato oggi 22 gennaio 2022 e intitolato “Recognising Italy’s mistakes in the public health response to COVID-19” [Riconoscere gli errori dell’Italia nella salute pubblica nella risposta al Covid] arriva un’ulteriore conferma a quello che gran parti dei lombardi e delle lombarde avevano capito e che molti denunciavano sin dalle prime settimane di pandemia.
Secondo la rivista inglese fondata da Thomas Wakley nel 1823:
“La popolazione della Lombardia fu sconvolta dagli eventi e dall’inconsistenza della risposta da parte della sanità pubblica e delle autorità di governo, oltre che da un piano pandemico obsoleto e non attuato”.
In secondo luogo:
“I cittadini lombardi vennero messi di fronte all’orrore: ai propri affetti morti in casa senza cure e soli in ospedale alla scarsità di ossigeno e bombole e alla confusione nell’identificare i corpi cremati”.
La scelta di non istituire la zona rossa nella bergamasca dopo la scoperta dei primi contagi (passarono quasi 20 giorni), attribuita per concorso di colpa a governo centrale e Regione Lombardia, fu responsabile del dilagare rapidissimo della pandemia prima nella provincia di Bergamo e poi in tutta Europa.
Nell’articolo viene inoltre sottolineata l’importanza del ruolo delle associazioni di cittadini e cittadine nella ricerca della verità e nella correzione (meglio tardi che mai!) degli errori di quelle drammatiche settimane del 2020.
Qualcuno potrebbe definirla la “scoperta dell’acqua calda”, ma per chi si è mobilitato sotto la Regione Lombardia e non solo in questi due anni è un’ulteriore conferma a ciò che si era sempre sostenuto.
* in copertina il presidio sotto la Regione Lombardia del 20 giugno 2020
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