Per Dax, 2003-2015

dax3Siamo a Milano, è l’anno dell’Expo, è il settantesimo anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo.
Fascisti e i razzisti però, sono ancora una realtà.
I partiti politici (Lega Nord, Fratelli d’Italia, Forza Nuova) si contendono il monopolio del populismo di destra, cercando di indirizzare il disagio creato dalla crisi contro i diversi e gli emarginati. Mentre non esiste più alcuna forma di sinistra istituzionale che si metta in gioco per l’antifascismo quotidiano.
Ancora una volta le classi sociali svantaggiate vengono utilizzate come capro espiatorio delle difficoltà quotidiane, della condizione di precarietà delle nostre vite, delle condizioni di disagio delle periferie delle città.
I movimenti e le associazioni di destra (Casapound in testa) si schierano ora con questo o quel partito, per cercare di saltare sul carro dei vincitori e restare sulla cresta dell’onda.

La destra torna a muoversi e purtroppo non solo nei palazzi e nella “politica”, ma anche e sopratutto nelle strade, dove la guerra tra poveri si sedimenta facilmente, dove la fatica e la povertà portano ad odiare il “diverso” e odiarsi tra simili, piuttosto che rivolgersi contro i veri responsabili delle proprie condizioni.

Attacchi a studenti, a militanti antifascisti come accaduto non più di due mesi fa ad un compagno del CSA DORDONI di Cremona, Emilio, e ancora i tentativi di insinuarsi in periferie e quartieri popolari con banchetti e raccolte firme, piuttosto che gli immancabili raduni musicali di gruppi dichiaratamente inneggianti al ventennio, sono una realtà più che nota in tutte le città d’Italia.
Sintomo di un ritorno della destra, ritorno facilitato dall’oggettivo peggiorarsi delle condizioni di vita di tutti noi, ma che non può essere in alcun modo tollerato o lasciato correre.

Tutto diventa ancora più importante quest’anno, con il decorrere del 70° anniversario della Resistenza e con l’apertura di Expo, ennesima grande opera inutile che sottrae risorse alla città per regalarle alle tasche di qualche invisibile uomo d’affari.

Tutto diventa ancora più importante quest’anno con il decorrere del 40° anniversario dalla morte di Sergio Ramelli, eretto a simbolo dai movimenti di estrema destra, che ogni anno in suo onore e nel suo ricordo invadono la città con un corteo orribile, pieno di teste rasate, retorica fascista, saluti romani e celtiche.
Quest’anno il corteo si preannuncia particolarmente corposo e determinato.
La risposta di Milano non si sta facendo attendere, e queste giornate in ricordo di Dax sono il primo passaggio.

https://www.facebook.com/pages/Milano-Nazisti-e-razzisti-No-Grazie/629097597184992?fref=ts

Anche quest’anno scegliamo di ricordare DAX con una serie di iniziative, dislocate in tutta la città.
Negli spazi occupati, in spazi di associazioni o nelle strade.
Questo perché oggi come allora, come dodici anni fa, scegliamo di combattere il fascismo giorno per giorno, nei nostri quartieri, nelle nostre città.
Con la cultura, con la musica, con l’azione diretta.

Con Dax nel cuore.

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