Venerdì 7 Ottobre, mobilitazione studentesca nazionale. Gli appuntamenti di Milano
Venerdì 7 Ottobre mobilitazione studentesca a carattere nazionale. A Milano appuntamento alle 9 in Porta Venezia per le scuole di Milano Est e alle 9,30 per tutti in Largo Cairoli.
Siamo parte di quella generazione ribelle che muovendosi all’interno e al di fuori delle scuole si impegna a promuovere alternative concrete, resistendo alle miopi politiche che spesso mirano a realizzare gli interessi dei pochi incrementando la disuguaglianze sociali.
Venerdì 7 Ottobre 2016 ci mobiliteremo nuovamente, scendendo per le strade, assieme a migliaia di ragazzi e ragazze di tutto lo stivale, per contestare l’operato del governo in carica, incominciando da una critica alla famigerata legge 107, della quale racconteremo i primi catastrofici risultati che si sono manifestati dentro i nostri istituti e licei, per poi affrontare nella loro interezza le dinamiche che hanno coinvolto questo esecutivo.
All’interno di questa critica complessiva ci preoccupiamo di sottolineare determinati temi, tra cui:
– LEGGE 107:
La legge 107 può essere definita solo in un modo: aziendalizzazione della scuola. L’ingresso dei privati nella scuola e nella sua didattica, la trasformazione dei presidi in dirigenti, l’introduzione o inasprimento dell’alternanza scuola-lavoro, la concezione di scuola-azienda, la discriminazione delle professoresse future mamme, i bonus ai docenti: questa non è scuola, è impresa. Noi però affermiamo che l’istruzione sia un’altra cosa. L’istruzione non può essere monetizzata, gli studenti resi manodopera gratuita, i presidi manager e i docenti impiegati preoccupati di raggiungere il “premio produttività”: l’istruzione è ciò che rende adatti alla vita civile, alla partecipazione alla politica, al vivere bene insieme. Proprio perché la riforma Giannini è di che più alieno da questo modello di scuola, noi studenti scendiamo in piazza per rivendicare una scuola che educhi, e non che produca.
– RIFORMA COSTITUZIONALE RENZI- BOSCHI E REFERENDUM:
Da qualche mese si sta compiendo nel nostro paese una delle più grandi opere di mistificazione degli ultimi tempi, con una sfacciataggine che ci ricorda i non troppo lontani governi berlusconiani: la propaganda per il referendum, il quale si terrà il prossimo 4 Dicembre, sulla riforma costituzionale. Si parla di maggiori autonomie ma si tagliano i fondi alle regioni, si sbandiera l’abbattimento della casta ma si creano senatori nominati, si vocifera di partecipazione ma si accentra l’amministrazione, si millanta maggiore “efficienza” e rapidità ma si prepara lo scontro per le competenze delle camere; di tutto si chiacchiera, tutto si pubblicizza e ogni sciocchezza fa notizia, ma più che il valore della democrazia importa quello dei tagli sulle spese. A noi però interessa l’altro.
– SPAZI SOCIALI:
Milano è sempre più città vetrina e macina soldi. Una città che asseconda pienamente l’ appiattimento dei rapporti interpersonali e livella, almeno apparentemente, le differenze sociali. Tuttavia, alcuni non si arrendono a ciò e levano un grido di protesta contro la società liberticida neoliberista. Oggi questa protesta si leva quasi totalmente dagli spazi occupati, officine di resistenza e basi su cui costruire esperienze di autodeterminazione; autodeterminazione che passa dal vivere un’ esistenza libera dal giogo lavorativo capitalista all’autogestire la propria identità di genere. La ricchezza dei luoghi autogestiti dal basso è proprio creare un immaginario e una realtà autonoma slegata dalle logiche di sopraffazione che oggi più che mai foraggiano il Capitale. Realtà slegate, non isolate, che creino tessuti sociali destinati ad estendersi fino a cambiare lo status quo. ZIP, Zona Indipendente Politica, non faceva eccezione: era un luogo libero, scevro da ogni giudizio e pregiudizio, dove sperimentare nuovi metodi di cooperazione. Era un laboratorio creativo per menti che andassero a riscoprire l’ importanza di valori come la solidarietà e la libertà. In quanto libero, ZIP, era anche un luogo dove l’antifascismo, l’antirazzismo e l’antisessismo erano alla base della convivenza. Un posto come tanti che ogni giorno resiste e combatte i fascismi in tutte le forme, repressione poliziesca compresa, così come Lambretta, ZAM e molte altre realtà all’interno del contesto cittadino milanese.
Per concludere, la ricchezza dei centri sociali autogestiti e occupati sta proprio qui: nel cambiare il presente partendo dalla mente di chi ha in mano il futuro.
– POLITICHE SUI FLUSSI MIGRATORI:
In un’epoca storica in cui la migrazione risulta essere di fondamentale importanza e di stretta necessità per coloro che sono costretti a vivere situazioni politiche ed economiche precarie, l’Europa ha costruito un muro inaccessibile di pratiche contro i flussi e di chiusura delle frontiere. Nonostante il Trattato di Schengen, concepito nel 1985 e attuato nel 1990, sancisca la libera circolazione delle persone all’interno dei paesi firmatari, questi ultimi, incoraggiati dalle politiche populiste e razziste della destra europea, stanno promuovendo lo sbarramento dei confini e il rimpatrio dei migranti nei propri paesi di provenienza, pur non essendo questi considerati stabili e sicuri. Decine di migliaia di rifugiati affrontano quotidianamente il dramma del viaggio verso l’occidente, mettendo a rischio la propria vita in cerca di condizioni migliori, costretti alla fame e alla fatica; giunti presso le nostre frontiere vengono stipati nei cosiddetti Hotspot, centri di accoglienza e primo aiuto, dai quali vengono poi rispediti al punto di partenza, senza le informazioni necessarie o il supporto legale. Dove il capitalismo permette la libera circolazione delle merci e dei guadagni, mettendo al primo posto il profitto, il valore della vita umana è passato inesorabilmente in secondo piano.
Noi vogliamo ribadire un’Europa solidale e accogliente, che metta invece al primo posto i valori etici e morali della solidarietà dovuta ad ogni essere umano.
Rete Studenti Milano
CASC Lambrate
PUNTI DI RITROVO:
– Piazza Cairoli h. 9.30 partenza del corteo
– Porta Venezia h. 9.00 pre-concentramento delle scuole di zona Nord
Tag:
7 ottobre buona scuola casc manifestazione mobilitazioni referendum Renzi rete riforma costituzionale studenti
[…] Gli studenti scenderanno oggi in piazza in tutta Italia per contrastare le politiche del governo Renzi. […]