Milano, 7 Ottobre 2016 – Studenti vs. Renzi – La diretta

Il corteo è arrivato al Parco Ravizza.

Verso il Parco Ravizza: “Tagli al diritto allo studio e alla democrazia? Ma anche NO!”.

Il corteo in Porta Romana si dirige verso il Parco Ravizza.

Ore 11, 50 – Corteo a Porta Romana.

Ore 11,35 – Il corteo si dirige verso Porta Romana.

Ore 11,20 – Il corteo prosegue per il centro.

Ore 11 – Passando di fronte al Consolato Turco, dal Teatro Lirico viene esposto uno striscione in solidarietà con la Rojava e contro Erdogan.

Il passaggio del corteo sotto l’Assolombarda.

Ore 10.50 – Il corteo arriva all’Assolombarda già meta della manifestazione che protestava per la morte di Abd El Salam travolto da un camionista che cercò di forzare un picchetto durante uno sciopero alla GLS. Appeso uno striscione e lanciate torce e petardi verso Via Pantano.

Una gallery del corteo in Piazza Duomo.

Ore 10,30 – Il corteo ha raggiungo Piazza Duomo. In piazza circa 5.000 persone.

Ore 10.15 – Da diverse parti della città sono partiti cortei spontanei che hanno raggiunto il concentramento di Largo Cairoli. Tra le scuole che stanno partecipando alla giornata: Manzoni, Tito Livio, Agnesi, Mazzini, Hajech, Donatelli e Virgilio. Il corteo è ora in movimento verso il centro. (1 / 2)

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Gli studenti scenderanno oggi in piazza in tutta Italia per contrastare le politiche del governo Renzi.

Si parte da una critica alla “famigerata” riforma della Buona Scuola che rappresenta un ulteriore passo verso la privatizzazione dell’istruzione e si allarga l’orizzonte alle riforma costituzionale per la quale si voterà nel referendum del 4 Dicembre, alla gestione dei flussi migratori e alle politiche del lavoro.

Se si guarda oltre alla cortina fumogena della retorica renziana (quella della famosa “flessibilità” richiesta ai poteri di Bruxelles e Berlino) si vede che le scelte del governo a maggioranza PD si inseriscono perfettamente nel solco delle politiche neo-liberiste che, pur avendo causato la drammatica crisi partita nel 2008 ancora pretendono di dettare le ricette per la “salvezza” dei paesi. Dal lavoro alla scuola passando per la sanità i processi di privatizzazione, aziendalizzazione e progressivo smantellamento dei diritti proseguono a tutta velocità.

 

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