Il Sonno delle Ruspe della Via d’Acqua di Expo2015

 

1781330_214433252078574_10592839_oContinuano le proteste contro i cantieri della Via d’Acqua nei quartieri dell’Ovest Milano e continua il sonno di ruspe, trivelle ed escavatori posizionati nei parchi comunali di Trenno, Bosco in Città e Cave ma immobili, presidiati dai cittadini. Da segnalare sia ieri che stamane uomini in borghese della Polizia di Stato intervenuti in via Cancano (Baggio) a controllare la situazione. I manifestanti erano una cinquantina, tra loro Mattia Calise consigliere comunale di 5Stelle, Claudio Libani di Rifondazione Comunista oltre ad attivisti No Expo, No Canal e cittadini di Gallaratese, Baggio, San Siro, Trenno. ‘Da Confalonieri non ci aspettavamo una roba del genere. E’ un venduto e glielo dirò in faccia quando lo vedo’, racconta un anziano simpatizzante di Rifondazione Comunista.

I lavori quindi continuano, sotto la minaccia dell’uso della forza e di denunce, nonostante i numerosi tavoli di confronto tra comitati cittadini e Palazzo Marino (il prossimo venerdì alle 14.30), finora poco fruttuosi. Ad oggi infatti, solo la bonifica del sito inquinato di via Quarenghi trova concordi abitanti e Comune di Milano.

No Canal, il principale tra i comitati di protesta insieme a Noviadacqua, ha infatti bocciato la proposta del delegato del Sindaco Gianni Confalonieri, ex coordinatore regionale di Sinistra Ecologia e Libertà. I disegni della variante inviati ai comitati prevedono un tratto scoperto del canale nel parco Trenno lungo ben 220 metri, mentre diverse assemblee pubbliche avevano dato il via libera ad un compromesso solo per un breve tratto.

‘Una proposta inaccettabile, certo che gli farem cambiare idea’, ci dice Vittorino, 84enne milanese attivista di No Canal, ex consigliere di zona, uno dei primi animatori delle proteste ed esempio per molti. E i tempi dilatati fanno crescere assemblee e proteste anche in altri quartieri milanesi coinvolti nell’opera (presto un’assemblea in zona 6 ai Fontanili) un’opposizione che sta ormai assumendo una rilevanza cittadina. Martedì 4 Febbraio ben 150 persone hanno infatti affollato la biblioteca di Baggio nella prima assemblea cittadina dei comitati, dove sono stati proiettate foto e disegni del territorio interessato al progetto, contestato apertamente da Italia Nostra (che ha presentato una variante al progetto) e da una serie di associazioni che operano in zona, come Csa Petrarca e Dimensioni diverse. Paventano sia il rischio di cementificazione di tutte le aree oggi verdi, una volta terminata Expo, e contestano le numerose opere di servizio oltre all’appalto di ristrutturazione della Cascina Linterno. E’ incredibile che la Giunta non si esprima su questo progetto. Noi lo chiederemo fortemente venerdì al tavolo’, dichiara Gianni Meazza, attivista baggese noto per le sue battaglie civiche.

I favorevoli all’opera, Giunta Comunale, PD, Sel , Consiglio di Zona 7 e le associazioni Archery Team e Gli Amici di Cascina Linterno, pur invitati ad esporre le proprie ragioni, han preferito non intervenire all’assemblea. Assente pure tutto il Consiglio Comunale (tranne la Consigliera di Rifondazione Anita Sonego) nonostante inviti e richieste di intervento fossero state inviate a decine di esponenti della maggioranza, tra cui spiccano ambientalisti storici del calibro di Carlo Monguzzi (ex consigliere regionale dei Verdi oggi in Consiglio Comunale) e Maurizio Baruffi (Capo di gabinetto del Sindaco).

La Giunta Pisapia si trova in forte imbarazzo. Da una parte Basilio Rizzo e Anita Sonego di Sinistra per Pisapia spingono per un compromesso coi cittadini. Dall’altra il 90% dei partecipanti alle proteste sono non solo elettori ma ex attivisti della campagna elettorale, alcuni dei Comitati X Pisapia di zona 7, che non hanno partecipato a nessuna delle manifestazioni organizzate dai cittadini. Mentre continuano tutte le mattine i presidi in via Cancano (Baggio) e in via Caldera angolo Tofano (5° Romano) i comitati stanno organizzando una manifestazione per domenica 16 Febbraio che partendo dai due quartieri interessati dal canale di Expo, Baggio e Gallaratese, si congiungeranno sul ponte di via Novara.

 

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