“No riders, no delivery”, tre giornate di sciopero rider a Milano
Milano è tornata a essere palcoscenico di nuovi scioperi dei rider in un settore dove, nonostante le consuete chiacchiere della politica, vige ancora una deregolamentazione molto forte.
Questo il comunicato di Deliverance Milano che ha sostenuto i tre giorni di lotta:
I rider di Glovo e Deliveroo hanno convocato uno sciopero autoorganizzato a cui hanno partecipato centinaia di fattorini da tutte le zone della città. Partita come iniziativa spontanea dal basso, organizzata dalle comunità del Sud-Est Asiatico, lavoratori prevalentemente migranti, provenienti dal Pakistan, dall’Afghanistan e dal Bangladesh, si è esteso poi ad altri corrieri, prima a Glovo e poi anche a Deliveroo.
I lavoratori, sostenuti poi da Deliverance Milano e dal Nidil Cgil Milano hanno dato vita ad una tre giorni in cui le pratiche e le strategie messe in atto per colpire l’azienda sono state diverse: dalla biciclettata spontanea di venerdì voluta dai lavoratori passata sulla circonvallazione e per le vie del centro, sino ai picchetti che si sono tenuti davanti a molti ristoranti e a snodi strategici che hanno colpito catene e market, in cui il servizio è stato rallentato o interamente bloccato.
I fattorini hanno dichiarato lo stato di agitazione dopo che le tariffe a settembre si sono ulteriormente abbassate, in corrispondenza di un vistoso peggioramento delle condizioni di lavoro con tratte di percorrenza più lunghe pagate pochissimo, ormai sotto le 3 euro lorde.
Quello che chiedono i rider di Glovo e Deliveroo è molto chiaro: una paga degna con l’applicazione di un salario minimo garantito per uscire dallo stato di lavoratori poveri e l’applicazione di un sistema di incentivi e di un rimborso per l’utilizzo del mezzo a carico dei lavoratori, che tenga conto dell’usura e dei relativi costi energetici.
Come è riecheggiato questo weekend nelle strade, tra piazza 24 Maggio e piazza Duca d’Aosta, davanti alla Stazione Centrale, o al Glovo Market, senza i rider non c’è delivery.
Stop alle consegne per paghe da fame!
I lavoratori chiedono un compenso congruo e rivendicano il diritto ad essere riconosciuti come tali e non intendono più essere trattati come schiavi. Avanti rider, la lotta continua.
Ai nostri posti ci troverete, in strada dalla parte dei rider, non per noi ma per tutt*!
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È ora di smetterla di sfruttare le brave persone. Fermate Milano questi strozzini non meritano niente