22 febbraio, di nuovo in piazza contro il DDL Sicurezza

Sabato 22 febbraio facciamo appello a Milano e alle province lombarde antifasciste e democratiche per costruire l’opposizione al DDL Sicurezza.

Chiediamo una sicurezza reale: una casa, un lavoro dignitoso, l’accesso alle cure, l’istruzione, la cittadinanza, l’autodeterminazione dei corpi.
Il governo Meloni invece con i suoi provvedimenti pensa a colpire da un lato le persone già marginalizzate, dall’altro chi lotta per migliorare le condizioni di vita e lavoro, avendo quindi in mente una sicurezza basata sulla repressione del dissenso e della libertà di manifestazione.

Non può, inoltre, passare inosservato lo stretto controllo sulla narrazione pubblica che serve a supportare le politiche di progressivi tagli allo stato sociale e investimenti bellici in atto in tutto l’occidente.

A Milano la violenza delle istituzioni e del mercato agisce quotidianamente: sulle famiglie, sulle persone senza fissa dimora, sulle persone migranti e transitanti, sulle persone razializzate. In questo contesto, le zone rosse non fanno che aggravare una pratica espulsiva già da tempo in atto, e l’omicidio di Ramy Elgaml non è nient’altro che una delle sue naturali conseguenze.

Non possiamo che lottare, riprendendo un percorso che possa rappresentare nell’immediato un argine e in futuro un’alternativa.
Saremo tant*, scenderemo in piazza in un corteo accessibile e plurale, per una città che finalmente si prenda cura di chi la vive.

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