Via libera al Cpr di via Corelli
E’ stato superato l’ultimo ostacolo alla definizione della procedura di aggiudicazione del bando per la gestione del CPR di via Corelli.
“(…) ora c’è anche il via libera dei giudici amministrativi per il Centro di permanenza per il rimpatrio di via Corelli 28, con una capienza massima di 140 posti.
Nei giorni scorsi, il Tar ha dichiarato improcedibile il ricorso presentato da Engel Italia srl, classificatasi al secondo posto nella gara per il Cpr e poi esclusa per irregolarità nei versamenti previdenziali.
Confermata, quindi, l’assegnazione a Versoprobo e Luna, il ticket che ha ottenuto il punteggio più alto nella somma tra offerta tecnica e offerta economica”.
Confidiamo che l’emergenza in corso dissuada definitivamente dalla decisione di apertura di un lager in una Lombardia e in un una Milano già profondamente colpite e vessate.
In una prospettiva di pesante crisi economica e sociale, in un periodo in cui si invocano la solidarietà e l’attenzione per i più fragili, si chiedono sforzi e sacrifici alla cittadinanza e si cerca di sopperire alle incompetenze e ai ladrocinii pluriennali della politica gravando sul volontariato, il governo e le amministrazioni territoriali (per primo Beppe Sala, Sindaco della Milano che non si ferma) avranno davvero il coraggio di inaugurare un centro di nessuna utilità pratica se non “elettorale”, incompatibile con il rispetto dei principi fondamentali del nostro ordinamento (diritto alla difesa, alla salute, alla libertà individuale, alla corrispondenza, alla tutela familiare, alla libertà religiosa), e che comporta spese di gestione altissime?
Non si nascondano, Lor Signori, dietro al polverone emergenziale che tutto offusca: attendiamo a breve rassicurazioni che a tanto non si arriverà e che le risorse destinate all’apertura e alla gestione del CPR di via Corelli verranno assegnate a ben più urgenti, serie e concrete istanze.
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