Basta cottimo! Non si può morire per un panino! La tragedia di Muhammad, rider morto sul lavoro a Milano
Riprendiamo da Deliverance Milano il comunicato sull’ennesimo morto sul lavoro di questo terribile 2024.
Un’altra notizia che non avremmo voluto leggere, l’ennesima morte in strada, l’ennesimo omicidio sul lavoro: ieri in via Cadore angolo via Comelico è morto un rider pachistano di 43 anni, Muhammad Ashfaq, investito da un’auto, durante il turno delle 21.
Non conosciamo la dinamica dell’incidente, sono ancora in corso tutti gli accertamenti del caso, ma il fatto è accaduto in prossimità di un incrocio, e di un semaforo, e questo ci basta, conosciamo il settore, conosciamo il comportamento degli automobilisti a Milano, della città che non si ferma di fronte a niente e a nessuno, conosciamo la postura ideologica delle piattaforme, che a parte Just Eat (che ha appena rinnovato l’accordo aziendale), non hanno ancora applicato un contratto di lavoro ai loro rider e continuano a pagare a cottimo i propri corrieri.
Che futuro può avere un settore che basa sul lavoro povero e precario, sullo sfruttamento e il caporalato digitale i propri margini di guadagno risicati? Come è possibile anche solo pensare per un momento che questo sistema, sia giusto o accettabile, per cui questi lavoratori vengano costretti a lavorare ad ogni condizione atmosferica, lo abbiamo visto con l’alluvione di Bologna, perennemente sottoposti al ricatto dell’algoritmo, del cottimo e del rischio d’impresa che società come Glovo e Deliveroo rovesciano e scaricano su di loro?
In Italia intanto si continua a morire mentre si lavora: quasi 1.000 morti nei cantieri, nei magazzini, nelle campagna e per strada, con il sangue sul cemento, come Muhammad, rider deceduto, durante una consegna, o come Maurizio Mazzeo, operatore Amsa, morto la vigilia di Natale, sempre a Milano, all’età di 52 anni, schiacciato dal furgone, in via Zama 31.
Muoiono i lavoratori con salari troppo bassi, e chi non regge il ritmo viene espulso dalla città, oppresso dal caro affitti e dal caro vita, ricattati sul reddito.
Muoiono i lavoratori per il lavoro insicuro e poco dignitoso, nel silenzio delle istituzioni, tra l’indolenza dei sindacati e le schermaglie di partito.
Ora basta! Basta cottimo!
Basta morti in strada e sul lavoro.
Non si può morire di lavoro. Non si può morire per strada la vigilia di Natale e ancor di più non si può morire per un panino, dietro ad una consegna che non vale una vita.
Ai nostri posti ci troverete, in strada, dalla parte degli esclusi e di chi si vuole ribellare di fronte a tutto questo.
Come sempre non per noi ma per tutt3!
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