Cop25 – Quando l’interesse alle ragioni dei giovani è un bluff

Abbiamo già parlato pochi giorni fa del totale fallimento di Cop25, la Conferenza dell’ONU sui mutamenti climatici tenutasi a Madrid e durata più di due settimane senza raggiungere alcun risultato concreto.

Un gigantesco flop nonostante la spinta di più di 500.000 persone che hanno partecipato al corteo di Fridays For Future Madrid e i continui interventi e azioni degli attivisti per la giustizia climatica lungo tutta la durata della conferenza.

Ma c’è di più e lo raccontiamo nelle prossime righe.

L’11 dicembre, all’interno della conferenza, ha avuto luogo una protesta di giovani attivisti e indigeni per segnalare le responsabilità dei paesi più ricchi nel progressivo arenarsi delle trattative e la sostanziale indifferenza verso la sorte delle popolazioni indigene che sono spesso le più colpite dai mutamenti climatici.

La reazione della sicurezza delle Nazioni Unite è stata quella di spintonare fuori dal padiglione gli attivisti e lasciarli al freddo per ore nonostante la protesta fosse assolutamente pacifica.

Chi ha preso parte all’azione è stato successivamente ostracizzato all’interno della conferenza.

Insomma…tutto quello che non fa parte dello show va represso e normalizzato e il tanto sbandierato dialogo coi giovani uno slogan retorico e assolutamente vuoto.

L’intera, poco edificante vicenda, viene narrata dai ragazzi di Swiss Youth for Climate.

Sempre a proposito di Cop25, ricordiamo l’incontro per discuterne di oggi alle 18 in via Pascoli 53 a Milano.

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