Verso l’8 marzo, parola per parola – “Cultura dello stupro”

*La cultura dello stupro*

La cultura dello stupro può essere rappresentata come una piramide.

Alla base di questa piramide si trovano le battutine sessuali, le prese in giro sessiste e poco rispettose delle donne o delle persone lgbtqiap+ (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, queer, Intersessuali, asessuali, pansessuali e altri generi), le frasi per sminuire, svilire, il catcalling (quando per strada gli uomini ti chiamano come chiamerebbero un gatto e sessualizzano il tuo corpo).(niente contro le gatte e i gatti che meritano rispetto).
Man mano che si sale verso la cima si trovano le molestie fisiche, verbali e sessuali.
Capitano sul lavoro, a scuola, per strada, nei luoghi di divertimento.
A quante di noi è stato dato lo “schiaffetto sul culo”?” La palpata di cosce?”‘ Le proposte sessuali ” non richieste?

Gradini successivi della piramide sono le violenze, gli abusi, i soprusi.
Mentali, sessuali, psicologici, fisici.
Percosse, spintoni, morsi, rapporti non consensuali, penetrazioni senza preservativo non richieste, petting costretto, penetrazioni obbligate, violenze di stampo economico, sottomissione psicologica…

Sopra allo stupro, il femminicidio.

Perché si chiama cultura dello stupro?
Perché ciò che porta ad avere così alte percentuali di violenza domestica e per strada, una donna uccisa ogni tre giorni, il fatto che quasi tutte le donne e persone lgbtqiap+ abbiano dovuto affrontare una qualche forma di violenza, è esattamente la stessa cultura e mentalità legittimata dalla battuta sulla stupidità come caratteristica delle donne o sulle persone gay per esempio, o sull’identificazione di una persona con il suo seno o il suo culo, o dallo “sta’ zitta”….

È finito il tempo del “fatti una risata”.

Non c’è nulla da ridere.

Dall’inizio dell’anno sono state uccise 14 donne.

Sovvertiamo il linguaggio, il modo di relazionarsi, le dinamiche, la concezione e del possedere i corpi.

Abbattiamo la piramide.
LottoMarzo scioperiamo contro la cultura dello stupro!

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