Coordinamento Spettacolo – Stato di agitazione continua sotto la Regione il 7 novembre
Il presidio indetto dal Coordinamento Spettacolo Lombardia per sabato 7 novembre è confermato e autorizzato.
Slitterà di mezz’ora quindi ci vedremo in Piazza Lombardia angolo via Galvani sotto il Palazzo della Regione alle ore 15.00.
I numeri del contagio di questi giorni sono spaventosi e capiamo la gravità della situazione, ma allo stesso tempo siamo consapevoli del fatto che se siamo arrivati a questo punto le responsabilità sono da imputare a chi ha gestito con incoscienza e malafede l’emergenza Covid, chi non ha saputo e non ha voluto investire risorse nella sanità pubblica, nei trasporti e nella sopravvivenza dei cittadini tutti. Non sono stati nè garantiti i diritti fondamentali, nè tutelate le fragilità di ognuno di noi: pertanto reputiamo fondamentale scendere in piazza per ribadire che questa crisi non intendiamo più pagarla noi.
Garantiremo come sempre il rispetto delle distanze e l’utilizzo di mascherine per assicurare a chiunque prenderà parte al presidio di sentirsi a suo agio e protetto.
Individuiamo in Regione Lombardia e nella sua giunta una controparte assolutamente indifferente che, anche di fronte a una pandemia come quella che stiamo affrontando, ha preferito gli interessi privati alla tutela delle persone.
Come Lavoratrici e Lavoratori dello Spettacolo abbiamo più volte cercato un dialogo che ci è stato negato.
Abbiamo chiesto che, come in molte altre regioni, anche la Lombardia stanziasse parte del Fondo Sociale Europeo, in scadenza il 31/12/2020, per il sostegno al reddito delle lavoratrici e dei lavoratori dei settori più colpiti.
Ora, con questa nuova chiusura, non accetteremo passivamente un rimbalzo di responsabilità fra i vari livelli istituzionali: devono intervenire tutti e devono farlo subito perchè domani sarà troppo tardi.
Il 7 novembre vogliamo una piazza trasversale perchè non siamo solo “operatori dello spettacolo” ma precari e precarie come ce ne sono in tutti i settori.
Siamo persone a cui vengono negate sia la possibilità di lavorare sia la possibilità di sopravvivere grazie a un Reddito di Continuità e a una sanità pubblica capace di tutelarci degnamente.
Vi aspettiamo numerosi/e, uniti/e e detemrinati/e
Coordinamento Spettacolo Lombardia
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