Denunciati per il secondo Tour precario del 22 dicembre

2 denunciati per l’iniziativa contro lo sfruttamento di ieri a Milano.

Che la giustizia in Italia sia piuttosto lenta è abbastanza noto.

Che quando si tanti di militanti politici sia invece abbastanza veloce anzi, velocissima (specie a Milano) è un altro dato abbastanza palese.

Sono passate meno di 24 ore dal secondo Tour contro la precarietà organizzato dalla Camera del Non Lavoro, da LUMe e dalla Rete Studenti Milano che già Repubblica annuncia, riprendendo le fonti della Questura, due denunce per l’iniziativa di ieri.

Non si capisce bene quali reati siano stati compiuti per una marcia anti-sfruttamento assolutamente pacifica e tranquilla, ma siamo sicuri che, come già altre volte Procura e Digos inventeranno fantascientifiche fattispecie di reato per portare qualche militante alla sbarra.

Se altrettanta solerzia fosse messa nel combattere lo sfruttamento sul lavoro nella metropoli di Milano staremmo tutti meglio… Evidentemente la sola contestazione pacifica delle cattedrali del consumismo e della precarietà infastidisce. E molto.

https://www.facebook.com/cameradelnonlavoro/videos/820826438362398/

Qui il comunicato di chi ha organizzato la marcia di ieri:

REPRESSIONE CONTRO CHI COMBATTE LO SFRUTTAMENTO

Ieri una signora di 66 anni è morta schiacciata da una pressa, qualche giorno fa un rider di Glovo ha avuto un incidente che lo ha portato in coma farmacologico e il 21 dicembre il Presidente della Repubblica Mattarella ha premiato come ‘esempio civile’ un imprenditore che ha assunto a tempo indeterminato una donna in gravidanza: a testimonianza dell’arretratezza culturale e del cinismo del nostro paese.

Mentre tutto ciò accade nel silenzio mediatico veniamo a conoscenza- tramite Repubblica- dell’inizio delle indagini e di già due denunce verso le realtà che ieri hanno organizzato il secondo tour di ‘Milano Precaria’.

Il tour ha definito ‘strage silenziosa’ le 17mila morti bianche di questi ultimi 10 anni pretendendo dal governo una chiara presa di responsabilità, ha denunciato il tentativo di Nike for School e di Amazon di introdursi negli istituti a scapito degli interessi degli studenti, usati come merce gratuita per incrementare i loro enormi capitali. Queste aziende si inseriscono negli ambienti scolastici sfruttando il lungo periodo di assenza di fondi pubblici per le scuole, presentandosi ai presidi come unica opportunità per incrementare le risorse scolastiche. Oltre all’ingresso da parte dei privati abbiamo criticato anche l’aumentare della stretta repressiva con l’entrata della polizia tra i banchi e i crescenti atteggiamenti autoritari da parte dei presidi .

Inoltre,sono state sanzionate le multinazionali del tessile che fanno dello sfruttamento un regime quotidiano

Non ci spaventa la repressione, sempre più incisiva contro i lavoratori come testimoniano le vicende di Prato, perché comprendiamo a fondo l’importanza di questa battaglia ma ci teniamo lo stesso a denunciare la schifosa macchina repressiva messa in atto verso chi cerca di estirpare precarietà e sfruttamento dalla nostra città.

Camera Del Non Lavoro
Rete Studenti Milano
LUMe

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