Novità sul Leoncavallo

 

1578888-leonL’8 Settembre 1994, dopo un’estate rocambolesca fatta di sgomberi (ad Agosto dalla sede provvisoria di Via Salomone) e di nomadismo in giro per la città, il Leoncavallo occupa l’ex-cartiera di Via Watteau, in zona Greco.
Per ironia del destino lo stabile è di proprietà della famiglia Cabassi (tra i più grandi immobiliaristi di Milano) già proprietaria di Via Leoncavallo 22, sede storica del Leo.

Lo sgombero definitivo dalla sede storica, occupata nell’Ottobre 1975 dal movimento e dagli organismi di quartiere, era avvenuto nel Gennaio del 1994.
Il primo tentativo di sgombero si era avuto nella calda mattinata del 16 Agosto 1989.
La resistenza degli occupanti era stata durissima e sarebbe rimasta nell’immaginario collettivo: più di 20 gli arrestati. Il centro sociale era stato parzialmente demolito, ma era stato rioccupato il giorno stesso grazie ad una forte mobilitazione in città.

L’8 Settembre ’94 la Polizia si era mossa in forze circondando la nuova occupazione con tanto di carro armato leggero (lo si sarebbe rivisto al G8 di Genova…), ma poi aveva desistito.
Due giorni dopo il corteo dell’Opposizione Sociale avrebbe sancito un nuovo importante passo di legittimità politica del Leo contro l’allora furore repressivo della giunta del leghista Formentini.

In questi anni le minacce di sgombero e le visite dell’ufficiale giudiziario non si sono mai interrotte. Nel Maggio 2003 un corteo aveva sfilato per Milano quando, una sentenza del Tribunale, sembrava aver reso lo sgombero imminente.

A quasi vent’anni dall’occupazione di Via Watteau, nella giornata di ieri (quasi in contemporanea col Tavolo sugli spazi convocato da Comune) diversi giornali hanno dato la notizia della firma di un accordo tra L’Orologio s.r.l. (proprietaria dello stabile in zona Greco) e Comune di Milano per la permuta di immobili con un atto unilaterale d’obbligo. In aggiunta a ciò la Giunta ha approvato una delibera urbanistica che consente lo scambio di aree.

In sostanza il Comune diventa proprietario dell’area di Via Watteau. Gli stabili dati in permuta ai proprietari dell’area di Greco sono invece quello di Via Trivulzio 18 (vicino all’omonima casa di riposo) e l’ex-stabile scolastico di Via Zama (zona Ortomercato). In quest’ultimo i Cabassi si impegnerebbero a costruire, nel giro di 3 anni, uno spazio polifunzionale a scopo sociale.

Scomposte e sempre identiche nei decenni le reazioni della destra meneghina, con l’ex-vicesceriffo De Corato che promette guerra e tira fuori dagli archivi impolveratissimi dossier sulle violenze degli autonomi del Leoncavallo.

Qui il comunicato degli occupanti: http://www.leoncavallo.org/home/index.php?option=com_content&view=article&id=147%3Aqui-sono-e-qui-resto&catid=12%3Anews&Itemid=178

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